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[Minuta])
Caro Don Penco,
La grazia del Signore e la sua pace siano sempre con noi!
Ho ricevuto le Sue lettere e, ultima, quella da Roma. Ho consegnato a Don G. biglietto per lui.
Come
lei riceverà
Contemporaneamente
a questa, Ella riceverà lettere suoi
dai
Suoi, con notizie, pur troppo, non buone. La F. si è fatta operare.
Io la vidi la sera avanti, e le dissi qualche buona parola.
Ma
essa
restò muta. Le ho domandato se avesse da dirmi qualche cosa, mi
rispose che no. Non ci resta che pregare, e vedere di riparare, per
quanto si può, al grave
male
e al danno grave che alla Compagnia si apprestano a dare le quattro,
ben
consce
scienti
e volenti,
se non tutte e quattro, almeno qualcuna: le altre sono in dominio
della A., per non dire, ossessionate da essa. Ora anche la Sofia ha
dichiarato jeri
che se ne va, perché la
C.
non
vale la pena, dice, di servire la Compagnia, che
è una morta.
La
A. F. dice
ripete
stamattina a Don G. che
quello
che già io
Le
avevo scritto:
o la Compagnia si riforma, come vuole essa, o essa
se
ne va,
per imitare Santa Teresa di Gesù e altre Sante, che uscirono per
riformare i loro Ordini.
Verso
di Lei ha
usa
espressioni piene di disprezzo e di odio: Lei, caro Don Penco, ha
messo il piede sulla coda del serpente e il serpente getta bava.
Quanto
a Don Orione riferisco il meno che essa
dice:
che cioè è un italiano che non capisce lo spirito degli argentini,
né ha la capacità di capirli: ama troppo la Compagnia, ed
è
troppo legato a Don Penco.
Non
ho creduto di andarla a vedere alla Clinica, ma
dove
non è mai sola. ,ma
con
Don Franceschi la visita tutti i giorni: le tre sono assidue, e così
parenti e conoscenze. - Don Giuseppe pensa di mandarla a Cordova a
passare la convalescenza e pel il
tempo
che rimane alla scadenza dei voti. La Sofia andrebbe, pare a casa
sua; la Marta va tra le Carmelitane ed
ed
è sempre in un
orgasmo;
in uno stato di esaltazione. La Amalia ha chiesto di andare in una
chinta, presso parenti, per una ventina di giorni di raccoglimento e,
data la situazione, ho ritenuto bene che le fosse concesso. In alcune
di queste vedo lo spirito di orgoglio e rilevo lo stesso linguaggio
di quelli che finirono molto lontani dalla Chiesa.
Ritengo
che Non mi meravi
Ho
ragione di ritenere che l'Arcivescovo non darà mai parere favorevole
perché formino una nuova Congregazione, - questo da un ragionamento
che fece con me.
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Se
questi devesse
Esse
però sono sostenute da elementi argentini ancora abbastanza forti e
di tendenze non sicure: - non mi
meraviglierei
vorrei
che quella specie di odio
che
antipatia,
per non dire di odio, che mostrano verso gli italiani, son
gente
tonta e che non li capisce,
fosse il
principio di un movimento di allontanamento da Roma,
che, in
que
malgrado
tutto il lavoro del Nunzio, della Gerarchia Ecclesiastica e l'Opera
del Congresso Eucaristico, non
è
mi
pare che non sia del tutto scomparso.