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Tortona, 18 / X - 912.
Mio Carissimo D. Innocenzo,
Ho ricevuto la tua tanto gradita lettera. Non posso dilungarmi,
e scusami quindi la brevità Benché non possa fare alla Versa
ciò che vorrei fare, col divino aiuto, a Viguzzolo - per le ra-
gioni di luogo che tu bene comprenderai, - tuttavia la Madonna SS.
ti aiuterà a fare l'Asilo o altra Istituzione equivalente, per
avere la gioventù più cristiana: prega, prega la SS. Vergine, e
vedrai che tutto si ottiene.
Accetto di venire quest'inverno a farti le Quarant'Ore. -
Non potrò più predicare tanto pel male di cuore, ma da te ci
vengo volentieri, - bisognerebbe non fissarmi il tempo.
Ti voglio mandare un po’ di mandorle della nostra Colonia Agri-
cola di Noto: perdonami la libertà, e ricevile più per l'affet-
to che in esse ci metto che per la loro pochezza.
Non potrò mandartele subito, ma presto.
Arrivederci, mio carissimo Don Innocenzo; preghiamo l'uno per
l'altro e vogliamoci sempre bene nel Signore; questa nostra è la
vera amicizia, poiché io, in punto di morte, sarei contento di averti
vicino, e credo che tu lo stesso. --
Sai che ci sono stati qui Don Massone e Don Zelaschi e Don Guer-
ra e Don Malfatti?. Non ci mancavi che tu ! -