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   ( Da Copia )

                               Tortona, li 22 / IV / 1918



           Gentilissima Signorina, (Maria Fogazzaro )

   ricevo la graditissima Sua, mentre sto leggendo la vita da Don

Giuseppe Fogazzaro di Seb,Rumor; veda nella Illustrazione Italia-

na la Loro Cappella di Val d'Astico, e, guardandola così dirocca-

ta, riandavo alle Chiese delle regione devastate dal terremoto.

Vidi con gioia che sulla facciata v'è ancora rimasta una Madonna.

Dove è, o dove passa, la Madre del Signore, anche i pruni fioriran-

no e le ruine si alzeranno, e delle nostre terre si dirà: post

fata resurgo!

   Oh sì! io La ho sempre ricordata, ed ho tenuto dietro al Suo

lavoro, a La ricordo nel Signore e di frequente all'altare, Lei

e la Sua Mamma, e tutti i Suoi e le opere Sue, - che Dio benedica

e prosperi !

   Di buon grado accoglierei qui il ragazzo, ma dovrebbe frequen-

tare officine esterne assai compromesse per moralità e per idee;

dovrebbe farvi il turno anche la notte e l'opera educativa si ri-

durrebbe a nulla. Tanti ne ho messi, e quasi altrettanti mi furono

tornati guasti nel peggio senso. Non mi sentirei. In Casa non

abbiano officine. Teniamo una tipografia buona, la I.a della cit-

tà, che ora lavora anche per la guerra.

   Se si sente di cambiare arte, potrebbe, se è intelligente e

di buona volontà, in pochi anni diventare un buon compositore;

è arte pure remunerativa e ricercata assai.

   Quanto alle 30 lire mensili, mi spiace tanto, ma non so come fa-

re, oggi. Io sono qui immobilizzato, perché tutti i miei sono

sotto le armi, più di ottanta, quindi non posso più andare in cer-

ca di pane, né posso scrivere, perché non ho più tempo si può

dire, e poi, o non rispondono più o negativamente, perché c'è

la guerra, e si pensa alle opere di guerra, ed è giusto. Le fon-

ti della beneficenza si può dire che sono oramai, dopo tre anni,

inaridite. Agli orfani che avevo si sono aggiunti altri. Un paio

di scarpe, oggi, mi viene 30 lire, e tutto qui è carissimo.

   Con una lira al giorno, un giovane di quindici anni non si può

mantenere a Tortona.



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   Bisognerebbe che Ella potesse provvederlo per qualche anno di

quanto può occorrergli pel vestito, scarpe e letto, eccettuata

la lettiera a reticella, cui penserò io, e che potesse poi porta-

re almeno a lire 40 il mensile. Solo la lavatura della biancheria

poi verrà circa lire 5 mensili.

   Quando avrà imparato un po’ l'arte del tipografo, si diminui-

rebbe e poi mano mano gli si fa libretto postale, e quello che

guadagna va per lui. Per un'officina esterna non mi sentirei di

assumere responsabilità, perchè non potrei fargli nulla o quasi

di bene.

   Tanti saluti a D. Brizio. In attesa di Sua decisione, Le sono

con molta ammirazione

                         dev,mo in Xsto

                                              D. Orione



Originale presso Zampieri Emanuela, -

          via Scipione l'Africano 2 VITTORIO VENETO

                         ( treviso )