V066T083 V066P089
[Minuta]
[Tortona], 6 Marzo 1940 XVIII
Al mio insigne Benefattore
e Amico Sigr. Comm.r Pozzi,
La
grazia di
Dio
del Signore a quella sua
divina pace, che supera ogni senso, siano sempre con noi!
Che avrà mai detto il mio caro e venerato Sigr. Comm.r Pozzi, che Don Orione da un mese non s'è fatto più vivo?
Tante
Quante e tante
quante volte ho desiderato scriverLe, ma Zambarbieri mi diceva che Le
avrei fatto più piacere a star quieto, e mi ci sono rassegnato fino
ad oggi.
Ma
oggi sono, alla vigilia di dover lasciare Tortona e
domani s
per S. Remo, dove
sarò domani
e come potrei non dirLe, caro Commendatore, qualche mia notizia?
Non vorrei che pensasse che io abbia proprio bisogno del clima di S. Remo, oh no! Vado a S. Remo unicamente per far piacere a tutta questa brava gente, non perché ne senta il bisogno.
E
spero di fermarmici il meno possibile, e di farLe presto una bella
improvvisata a Milano, per riprendere, col rinnovato vigore, il mio
umile lavoro.
Ed ho
servizio pei nostri cari poveri. Se anche dovessi morire, non voglio
morire d'in letto, ma d'in piedi
e tra i nostri poveri,
e non a San Remo tra le palme, ma tra i nostri (poveri...)
(incompleta)