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[Minuta]                   

Caro Don  Berri,    

La ringrazio delle comunicazioni che in via riservata Ella ha fatto a Don Sterpi, e prego Dio di  ricompensarLa. È vero che io dissi alla Sig.na Vittorina che sarei andato a consigliarmi con persone che stimo molto, come col il Successore Don del Ven.le Don Bosco Don Albera come ed è anche vero che, a certe sue parole, dissi che non avrei mai, da parte mia, lasciato che la povera Morta, avesse dovuto rimanere anche un sol giorno in Purgatorio; ma nulla più di questo, né con questa espressione ho inteso mancare affatto di riguardo a questa alla defunta, che io stimo come un'anima eletta.    

E dissi così, perché anche altra una persona  (non la Vittorina) mi aveva fatto credere che, allorché quando l'Avv.to Butteri era per isposare la Marchesa, allora affinché si potesse effettuare il Matrimonio, la Sig.ra Vittorina aveva rinunciato in favore fratello alla porzione sua dei suoi beni.    

Questo la Marchesa poteva anche ignorarlo era ed essere segreto di famiglia dei Butteri.    

Comprenderà, caro Don Berri, che sotto l'impressione di tale ipotesi, e davanti a certi lamenti della sig.ra Vittorina potesse a conforto della Vittorina sfuggirmi la mia frase simili parole ma non dovevano essere, non solo un Sacerdote credente e Sacerdote, ma ogni qualunque onest'uomo avrebbe dovuto fermarsi si sarebbe ben guardato dall'entrare, così nel dubbio, in possesso di simili beni.    

Del resto, io ebbi sempre la più grande stima della Marchesa ed io e i miei e l'ho veduta soffrire e morire come muojono i sa soffrì con la rassegnazioone dei santi: la rassegnazione sua e la sua memoria, come quella del povero Avvocato, intendo per quanto potrò, che rimanga in benedizione.    

Caro Don Berri, sono tanto lieto di questa circostanza per dirLe tutto il mio sincero affetto e la mia stima nel Signore, e La prego di avermi per Suo Amico

Dev.mo. ..