V066T149                                                                                             V066P155      

                 +                                                          G. P. A. M.                                       

Messina, il 3 / X - 909.          

Caro Olderico,      


Vi dico di confidare nella Madonna Santissima, e di confortarvi tutti in Gesù Crocifisso.     

Il Sacerdote Don Luigi riceva in vece mia i santi voti religiosi del nostro caro malato.    

Si fa così: gli si porta la S. Comunione, che può ricevere anche come Viatico: dopo detto i tre "Dominus non sum dignus", prima di porre la Sacra Particola sulla lingua, tenendola alta, il malato pronuncierà la formula canonica dei Santi voti religiosi, che stante il suo stato e la prova fatta, possono subito essere perpetui.    

Ai voti è annessa l'innocenza battesimale, come diceva il Venerabile Don Bosco.     Vi devono essere due testimoni: il primo sarete voi e l'altro a vostra scelta.    

Eccovi la formula, che il malato potrebbe ripetere parola per parola, leggendola voi a voce forte:    

Alla In Nome di Dio Padre Figliuolo e Spirito Santo: Così sia.    

Alla presenza dell'Onnipotente e Sempiterno Iddio Padre Figliuolo e Spirito Santo, e della Immacolata e Beatissima Vergine Maria Madre di Dio e Madre nostra dolcissima, e dei Beati Apostoli Pietro e Paolo e di tutti gli Angeli e Santi del Paradiso, io Sacerdote Carlo...., detto Padre Placido, faccio voto di povertà, di castità e di ubbidienza a Dio ed a Voi Sacerdote Luigi Puttini, a questo scopo delegato dal mio Superiore Sacerdote Luigi Orione, intendendo con questo atto di consacrarmi e di professare le Regole e Costituzioni della Opera della Divina Provvidenza