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(Copia conforme Sac. Orione della Div. Provv.]
Tortona, 7 Aprile del 1933.
Venerdì dei dolori di Maria Santissima.
Eminenza Reverendissima, [Schuster Card. Milano]
Nell'autunno del 1931 sono venuto da Vostra Eminenza a chiedere il Suo venerato assenso e la benedizione per aprire, col divino aiuto, una specie di Piccolo Cottolengo.
E La informavo delle trattative in corso per l'acquisto di Villa Restocco, già Monastero delle Carmelitane Scalze.
Vostra Eminenza si degnava benevolmente dare il Suo consenso e la S. Benedizione, solo mi disse di mandarLe domanda per iscritto.
Ho sospeso di mandare la domanda perché, a causa del nuovo piano regolatore, le trattative tra le Carmelitane, il Comune e la confinante Società "Beni Urbani" non si poterono risolvere che nei passati giorni: si trattava di esproprio da parte della Villa Restocco e permuta di aree circostanti.
Nel pomeriggio di jeri sono stato a Milano, richiesto dalle Rev.de Carmelitane, ed ho posto la firma alle condizioni di acquisto, poiché quelle buone Religiose non avevano ancora nessun mio scritto in mano, e da una loro lettera mi é parso che fossero in qualche apprensione. Ho però messa la riserva di avere il beneplacito per iscritto a Vostra Eminenza Rev.ma, sia quanto alla Casa, che per la Cappella o Chiesa, aperta al pubblico, che dette Religiose si sarebbero impegnate di aprire con la Società "Beni Urbani"; e la riserva che detta Chiesa non abbia a vincolare la proprietà .
Così pure, dato che, in questo considerevole periodo di tempo intercorso dalle iniziate trattative, gli stabili hanno subito un deprezzamento considerevole, e la Villa Restocco, particolarmente, lasciata in abbandono, fu trovata in uno stato da dover essere ragionevolmente svalutata, - pur accettando la somma globale convenuta allora, - ho insistito a voce e ho pregato per iscritto che della somma, che non sarei tenuto a versare subito, decorra l'interesse non del 6% ma del 5%. E m'è parso così di non aver chiesto molto, ma di doverlo fare in Domino, senza grave sacrificio delle Rev.de Madri
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Carmelitane, anche perché questa Piccola Opera vive di carità.
Alla presente unisco copia delle stesse condizioni di acquisto.
Bacio con profonda venerazione la Sacra Porpora, pongo me e i miei ai piedi della Santa Chiesa e di Vostra Eminenza Rev.ma e La prego umilmente di degnarsi benedirci. In N. Signore Gesù Cristo Crocifisso
Osseq.mo e Dev,mo Servitore
(Sac. Luigi Orione dei Figli della Divina Provvidenza)