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Roma, li 22 Maggio 1933.
Rev, Madre Superiora
delle Carmelitane Scalze di
Milano
Ho ricevuto dalla Rev.da Curia di Milano il necessario permesso per l'apertura della Casa, e quello di aprire un Oratorio pubblico, con disposizione che si rimandi la costruzione della Chiesa a quando la popolazione vicina sia aumentata, da renderla necessaria, a giudizio dell'Autorità Ecclesiastica.
Don Sterpi fu a Milano da Mons. Maini per conferire in merito, e seppe da Lui che anche le 50.000 lire al Municipio, per contributo, non si debbono più versare.
Questi due ultimi impedimenti alla conclusione definitiva dell'acquisto di Villa Restocco sarebbero, dunque, tolti - e Deo gratias!
Resta l'ultimo, e il più grave: l'obbligo della Chiesa, con gravame di dichiararsi nell'atto su tutta la proprietà dalla "Beni Urbani" - Anche Mons. Maini ha riconosciuto che tale condizione è molto grave.
Tuttavia, nel vivo desiderio di venir Loro incontro e toglierLe da una posizione penosa, io sono disposto, secondo il parere dello stesso Rev.mo Monsignore, di accettare che detto peso graviti non su tutta la proprietà, ma solamente sopra 500 metri quadrati (area sufficiente per la futura Chiesa), da designarsi, a suo tempo, da me, quando sarà fatto il progetto definitivo dell'erigendo Istituto, e che ciò risulti nell'atto.
Siccome poi detta area resterà vincolata. è evidente che ha un valore molto meno di lire 80 al mq.- come l'altra - e perciò chiedo mi sia concesso un abbuono di almeno lire 30 mila sul prezzo totale. - Voglia la Reverenza Vostra avere presente l'obbligo che mi si mette, e che vengo ad assumermi, di erigere una Chiesa e di farla funzionare, e pure la limitazione di tempo che mi viene imposta per aprire un Oratorio pubblico, che è prima si finisca quest'anno.
Che se, in avvenire, si aprisse altro Oratorio pubblico o Chiesa non distante, allora cessa ogni nostro obbligo di tenere Oratorio e Chiesa pubblica e ogni gravame sull'area.
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Di più chiedo che nell'atto mi sia data assicurazione scritta che sono manlevato dalla responsabilità di versare le 50.000 lire al Municipio.
Il Signore disponga secondo la Sua Volontà, e di tutto sia sempre benedetto! Voglia la Reverenza Vostra raccomandarmi tanto a Dio; sarò pure sempre grato delle orazioni che anche il Venerando Monastero vorrà fare per l'anima mia, e prometto di ricordare all'Altare e la Rev.za Vostra e la Sua Comunità.
Nostro Signore ci conforti e assista con la sua grazia e benedizione.
Di vostra Reverenza umile servitore
in Gesù Cristo Crocifisso e nella Santa Madonna
Sac. Luigi Orione dei Figli della Divina Provvidenza
P. S. Spero giungere a Tortona domani sera, per qualche giorno, se piace a Dio, - voglia compiacersi di rispondermi a Tortona.
[l'originale trovasi presso Superiora Carmelitane Scalze Milano.]