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[Brano di lettera]
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Oggi viviamo in uno stato di ribellione contro la verità e la Fede. Molte persone stesse dabbene - infiacchite e indebolite nel loro sentimento intimo per il contatto di ogni giorno con l'errore e con la mollezza - sono fuorviate da opinioni false e dannose, e pochi sono i cavalieri di Dio e della Chiesa, senza titubanze e senza paura.
La vostra Casa è tra le poche fedeli: fate che tale resti o perisca.
Meglio finire onoratamente ai piedi della chiesa, che vivere perdendosi e brancicando lontani dalla luce vitale di Essa.
Non si può essere indifferenti od estranei a quanto riguarda il Papa e la nostra Santa Chiesa: non si sarebbe più né cattolici né figli veri di Dio e seguaci di Gesù Cristo.
La condizione penosa della Santa Sede la dobbiamo sentire profondamente nell'anima, e deve tenerci tutti in pena.
Io ho sperato che l'Onor.le Mussolini avrebbe affrontato il grave ed annoso problema, e dato fine al funesto dissidio.
È
un gran dolore, per noi cattolici e italiani, che questa benedetta
questione della libertà della Santa Sede non sia
venga finalmente risolta.
Bisogna
che la Santa Sede sia libera, e tale appaia tale
agli occhi del mondo cristiano, in modo evidente e indiscutibile.
Oggi non ci siamo. Quanto ne guadagnerebbe l'Italia!
E come esulterebbe il cuore di quanti vivono d'amore per la Chiesa di Gesù Cristo e d'amore per l'Italia.
Io spero nella Provvidenza, e ho fede nel trionfo della giustizia e della verità: ho fede nella indipendenza e libertà effettiva, reale e tangibile del Vicario di Gesù Cristo, come ho fede nella libertà e verace indipendenza d'Italia.
Preghiamo, miei Cari, preghiamo con umile e viva fede, per il bene della Chiesa e per quello dell'Italia: guardiamoci dal crederli beni incompatibili, no! ma lavoriamo e preghiamo per l'uno e per l'altro, e Dio sarà con noi!
Certo la libertà della Chiesa si compirà come si compiono le cose di Dio, e sarà un gran giorno quello, o miei cari!
Ora è l'epoca della preparazione, per non dire delle verga spirituale; ma Iddio prepara giorni grandi e alla Chiesa e al nostro paese.
Preghiamo, cari miei, preghiamo la Santa Madonna!
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Le giornate di Dio, della Chiesa, della Patria, si preparano e si maturano con la preghiera e col sacrificio. Prima avremo temporali e, se Dio non ci metterà la sua mano, tempi avremo procellosi e peggio, sed in tempore iracundiae factus est reconciliatio.
E la riconciliazione e la pace la farà la Madonna, sì la Madonna!
Avrei tanto desiderato avervi a Tortona nella festa della Guardia.
Alla Loro Signora Mamma, alla Sorella e Cognato e a Voi mando ogni devoto saluto in Domino e la santa benedizione.
Pregate per me e abbiatemi per affez.mo vostro servitore in Gesù Cristo
Sac. Orione
della Div. Provv.za