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[Minuta - autografo di D. Orione per terzi]
Carissimo padre e carissima madre,
Voi
sapete che vi ho sempre amati e sempre mi sono dimostrato
riconoscente dei sacrifici che avete fatti per me e per il tempo
della mia malattia e per
il tempo dei miei degli studi che mi fate
per l'istruzione che mi fate dare.
Ora io ho pensato bene ai miei casi e alla mia condizione, e vedo che se anche adesso dessi gli esami non mi varrebbero proprio niente per l'avvenire, mentre, con ancora qualche anno di studi io, nella condizione che mi trovo, potrei procurarmi una posizione in società, tale che, anche un giorno mi trovassi indisposto per la mia gamba, pure non avrei da rovinarmi la salute e potrei sempre guadagnarmi un pezzo di pane onorato.
È vero che voi dite, ma, se non fai il prete, noi non ti possiamo far studiare: - ma io non dico che non voglio fare il prete - dico solo che, colla mia gamba, avrei timore poi di non poter fare tutte le fatiche che di giorno e di notte debbono fare i sacerdoti, che del resto, restando qui ancora qualche anno, è più facile che mi venga la volontà che altrove.