V066T337                                                                                               V066P360

(Minuta - a lapis)

Di Monsignore nostro Vescovo Io non lascio per questo di volergli lo nel Signore lo stesso bene affetto di prima.    

E comunque egli vada Io avrò sempre in Domino, come fatto a me, quel bene che Mgr. Vescovo di Vigevano o tu o altri potrete fargli.    

Ti parlo schietto: egli è un Sacerdote che ha tante e tante belle doti, e può fare un bene immenso, quando però sia sotto un buon governo, e non lasciato a sé.    

Questo lo Dico ciò pel vero bene suo, e non per fargli del male.    

Il Signore non è stato con lui avaro parco di talenti: fece pure buoni studi, ed ha è di sani principi, in fatto di dottrina, come è pieno di salute e di robustezza.    

Io Sono giunto da due giorni in Diocesi, poiché dovetti ritornare a Messina e a Reggio Calabria.    

So che Quanto volentieri ti avrei riveduto a Roma! Ma cosa vuoi? Oramai ci rivedremo si va avanti così, ci rivedremo in Paradiso. Prega. Comunque, sit Nomen Domini benedictum; basta che il Signore mi conceda con di fare la sua volontà del Signore e morire nelle mani della Madonna e ai piedi della Santa Chiesa e del Papa, - poi non me ne curo.

Prega per me. - Ossequiami tanto Sua Eccellenza e abbimi nei Cuori di Gesù e di Maria pel tuo aff.mo                                          


Sac. Orione

Ho grande male di cuore, ma finora gli altri non se ne accorgono. Qualche giorno mi troveranno morto.