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[Minuta]                 

Illustre e Piissima Signora,    

Chi Le scrive è un povero prete che Vostra Signoria già conosce: un povero sacerdote prete che oggi si trova in qualche grave necessità.    

Sarei venuto da Vostra Signoria che so per parlarLe e per vedere se mi potesse aiutare; ma pel mio carattere non ho osato presentarmi.    

Io so bene quanto, lei vede nella Sua bontà, Ella vede bene me e questo Istituto della Divina Provvidenza. Il Signore pure dandomi una grande fede, tuttavia permette certi momenti di abbattimento sappia parlare di presenza, che non saprei come esporre manifestare ciò che sento.  Povero me! ho mai dovuto combattere così.   

Verrò a ringraziarLa in qualunque modo Ella crederà di potermi aiutare darmi aiuto e poi pregherò sempre per Lei e per le Sue figliuole.  

Mi trovo con qualche grave impegno per dopo domani e non saprei proprio da che parte voltarmi; - stamattina ho pregato e detto Messa per le Sante Anime, poi sono era uscito per andare recarmi dal Vescovo per qualche altra cosa e mi trovava sotto il portone con un Sacerdote: forse io appariva un po' preoccupato abbattuto, aveva un amico mi quando vostra Signoria passò davanti. Quel Sacerdote non sapeva le mie necessità e il mio stato interno le mie pene e mi disse: - vedi, quella Signora ti potrebbe aiutare!  

Io che, benché Le abbia già parlato, pure non conoscerei di presenza Vostra Signoria, gli ho domandato chi era. Ed egli  mi disse, è la tale Signora.    

Allora mi parve che fosse un conforto che Dio mi mandasse e m'è venuta l'ispirazione di rivolgermi a Lei.    

Vostra Signoria faccia quello che Dio Le ispira...