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[Brano di lettera - ad un Ingegnere]

......................    Se Le ha dato la sensazione che gli aiuti che ci arrivano siano devoluti a scopi di pratico vantaggio morale e materiale di tanti poveri sofferenti, Ella, voglia, benevolmente, fare opera persuasiva tra gli esitanti coi quali, sia pure casualmente, si trovasse a parlare di noi e del nostro programma.    

Io non so ancora, con precisione, che cosa vorranno fare i nostri amici di Milano, - credo che desiderino fare propaganda anche tra i grandi enti industriali di costì. E poi, in generale, noi non abbiamo programmi prestabiliti, - è la Provvidenza che guida secondo il meglio.    

Mi perdoni, mio indimenticabile Sign. Ingegnere, se ho preso un po' del Suo tempo prezioso, ma desideravo aprire con Lei il mio cuore, perché so che Ella può leggervi dentro.    

Le prego ogni mio devoto ossequio, e me Le professo, con la più grande gratitidine,

Suo obbl.mo e devot.mo Servitore in Xsto,                                         


Don Orione