V066T463                                                                                               V066P463

[Minuta]               

Ill.mo Signore,      

Sono costretto a scriverLe cosa che le porterà grave dispiacere, e sa Dio quanto mi inti ci peni a farlo. - Il Federico non si diporta bene - non studia e non vuole proprio studiare.

Adesso Si perde in poesie e sciocchezze. Si è fatto sospendere dalla scuola.    

Trovandolo Io gli ho detto, vedendolo incorreggibile, che, piuttosto che, fare 'sta vita e darmi questi dispiaceri, era meglio se ne uscisse che si prendesse un'altra destinazione; così saremo stati sempre buoni amici,  senza costringermi ad atti che hanno dell'odioso.    

Mi rispose che è costretto a stare qui per la famiglia.    

Ora vengo a Lei, Egregio Signore, perché voglia in qualche modo provvedere: - io continuare così, non mi sento - o il giovane cambia o se ne vada con la benedizione di Dio.