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[Minuta]
Ill.mo Signore,
Sono
costretto a scriverLe cosa che le porterà grave dispiacere, e sa Dio
quanto mi inti
ci peni a farlo. - Il Federico non si diporta bene - non
studia e non vuole proprio studiare.
Adesso
Si perde in poesie e sciocchezze. Si è fatto sospendere dalla
scuola.
Trovandolo
Io gli ho detto, vedendolo incorreggibile, che, piuttosto che,
fare 'sta vita e darmi questi dispiaceri, era meglio se
ne uscisse
che si prendesse un'altra destinazione; così saremo stati sempre
buoni amici, senza costringermi ad atti che hanno dell'odioso.
Mi rispose che è costretto a stare qui per la famiglia.
Ora vengo a Lei, Egregio Signore, perché voglia in qualche modo provvedere: - io continuare così, non mi sento - o il giovane cambia o se ne vada con la benedizione di Dio.