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[Minuta]
+ Tortona, il 19. XII [1]912.
Carissimo Don Gatti,
Ho
ricevuto la sua lettera, della
quale
e la ringrazio. Non mi è pos
stato possibile risponderLe subito jeri
mattina,
poiché jeri
ho avuto molto da fare.
Così
Ebbi così anche
il conforto di dirvi sopra una Messa: che grande e santo ajuto
e
che balsamo
ci ha mai lasciato mai
il Signore con la Messa!
Sono
matta quella gente!
Per la vendita Ma non
c’è nulla, caro Don Gatti, per
la vendita è una delle loro solite calunnie che la S. Sede già
conosce come sono.
Mi
voglia ringraziare sentitamente Mgr.
Perosi.
Non m'è mai, ma mai passato per la testa una simile cosa; s'immagini!
Per
allargare il Pensionato vi ho spese 9.000 lire mal
contate, e adesso dicono che lo vendo!
e più, altro che venderlo.
Sono
a disposto a qualunque sacrificio per sostenerlo, per migliorarlo,
poiché ne vedo tutta la utilità e necessità,
altro che venderlo.
Loro
Sono essi che volevano che
lo cedessi loro per allargare una palestra ginnastica. E non
essendoci riusciti, è da un anno che cercano tutti i modi di
stancarci, di disturbare gli studenti, di fare chiasso con trombe e
tamburi durante le ore di studio nel vicino cortile della palestra la
Pro Zancla: ci hanno sporcata in
modo inverecondo
la porta, ci hanno rotti i vetri, hanno demolita di
notte tempo
la cinta di divisione, per cui Mgr. Cottafavi dovette un anno fa
parlarne al Card. Segretario di Stato e tutto hanno fatto e sanno
sapendo
di fare opera
gradita
ad alcuni che stanno presso Mgr. Arcivescovo; ma noi finora abbiamo
taciuto e tiriamo avanti, malgrado la loro opera di denigrazione per
distoglierci i giovani dal Pensionato che
finora è l'unico internato
di Messina, poiché Gesuiti e Salesiani non hanno che esterni.
Lo strepito che, l'anno scorso e quest'anno, hanno fatto con trombe e tamburi perché i giovani del Pensionato fossero costretti ad andarsene, non si può dire. Quanto all'assistenza essa è fatta bene: vi è D. Mario Ghiglione e D. Lighenza, e sono tranquillo; c'era uno cattivo, e venne allontanato.
A quella gente io perdono come ho sempre perdonato.
Il Signore usi loro misericordia come la usa a me. Del resto per essi ho già sofferto qualche cosa, anche nella salute, e benedirei il Signore, se mi facesse degno di soffrire per amore Suo di più, purché mi assista la Sua grazia. Ho cercato sempre, di amare sino alla …