V067T084 V067P097
Roma, il 26. VII. [1]916.
+ S. Anna
Carissimo Don Contardi,
Sono otto giorni e più che sono qui a salire e scendere tutte le scale di parecchi Ministeri, di Deputati, di persone autorevoli e influenti, ma finora nulla potei ottenere per la tua esenzione, anche per un trimestre.
Anche il Parroco di San Giuseppe a Porta Trionfale, perché non è di 3a Categoria, jeri dovette presentarsi e andare sotto le armi, e la Parrocchia di San Giuseppe ha più di 30 mila parrocchiani, e ci si è messo il Ministro Carcano (che è di Como) e non riuscì ad esentarlo.
2) Ecco dunque cosa devi fare: a) cerca di fare presente la tua nevrastenia e gli altri disturbi di cui mi hai parlato più volte.
b) Porta le carte della tua ordinazione, o una dichiarazione dell'Arcivescovo che sei Sacerdote per essere iscritto alla Sanità.
c) Poi mettiti nelle mani della Madonna SS. e prega e fa pregare, e industriati in Domino quanto più puoi per restare a Reggio.
Da parte nostra faremo il possibile perché in qualche posto tu sia fatto Cappellano Militare, se non ti metteranno in osservazione per la tua nevrastenia.
Don
Ferretti deve
venire agli Esercizî
con Zaccari - dei cui esami sono molto
molto
malcontento, e non
devo tacerlo
- e con lui vada
venga agli Esercizî
Mancini
e o Nunzio
o Antonio,
o tutti e due possibilmente.
È evidente la mia volontà, perché è mio dovere, che i tre Chierici più alti Zaccari, Antonio e Nunzio facciano (possibilmente tutti e tre i Santi Spirituali Esercizî - dico tutti e tre se appena appena appena si può.
Perché se potessi vorrei avere a Bra anche gli altri.
Prima devo cercare lo spirito in quelli della Congregazione, e poi il bene dell'altro prossimo.
Dell'esito dei Chierici di Reggio sono poco contento.
E prego Iddio di illuminarmi perché nella sua grazia e carità faccia la volontà sua; se anche fosse di levarli tutti, dolorosamente.
V067P098
Io capisco che un Chierico possa cadere agli Esami, ma non capisco che prenda I di greco e che non si presenti in Matematica, dopo 5 buoni anni di Ginnasio.
Amerei che anche tu, caro Don Contardi, facessi nella tua coscienza un po’ di esame sui Chierici: hai voluto abbracciare troppo e i nostri Chierici, che sono la pupilla degli occhi della piccola Congregazione, sono andati moralmente e intellettualmente come sono andati.
È una grande ambascia per me.
Non potevo darti prova di maggiore stima e di effetti, che affidandoti i chierici.
Adesso
non mi volete capire, quando parlo e insisto sulla cura delle
Vocazioni, ma quando avrete i cappelli
capelli bianchi, e io non ci sarò più, verrete a piangere di dolore
sulla mia
tomba, e nulla vi affliggerà di più, perché la Santa Chiesa chiamerà dei figli, e non ne avrà!
Questo che faccio oggi è un grande e paterno sfogo, e non è solo per te!
Tienila pure questa lettera, e un giorno la leggerai ai tuoi fratelli e ai tuoi Chierici quando Don Orione non ci sarà più. Io spero nella misericordia del Signore di essere allora in Paradiso, e di ajutarvi di là a crescere le sante vocazioni che la Madonna SS. continuerà a maternamente ad inviarci e a portarci con le mani sue.
Manda pure a Cassano Ionio qualche cosa per il Sarto: è più che giusto e onesto e doveroso.
E il Signore ci conforti sempre con le sue grazie, o figlio mio.
Zaccari e gli altri Chierici che vengono su si portino i libri e tutto, come se non dovessero più ritornare. Don Ferretti ritornerà ad Esercizî fatti a prendere il tuo posto. Che se tu fossi subito fatto abile, e ti dessero 20 giorni di tempo allora vieni tu a fare gli Esercizî, e Ferretti si fermi.
Così vidi il tuo papà anche i tuoi di famiglia.
È giusto e doveroso, specialmente dopo la sua morte di tua Madre, che tu veda un po’ di più tuo padre. Ti benedico con grandissimo effetto in Gesù Cristo e dilezione senza limite di padre in Gesù e Maria SS.
E ti chiedo scusa se mai nella presente ti avessi offeso.
Tuo aff.mo in Gesù Crocîsso come il padre tuo
Sac. Orione L.
d. Div. Provv.
Gli Esercizî sono il primo di Agosto, ma i chierici partono anche subito e anche da soli: meglio arrivino prima.