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[1927]

di vedervi parlarvi singolarmente.

Voi già avete saputo da me, e fin dal 1927, che nessuno di voi potrà più stare alla Moffa pel prossimo anno scolastico.

Neanche Silvano si potrà fermare, benché sia stato malato.

Per ottobre dunque tutti dovrete poter entrare a fare il Liceo, o in Seminario a Tortona o in qualche altro Seminario come a Venezia o a Padova.

Qualcuno che si sentisse chiamato a vita Missionaria, potrà anche essere trasferito in questo Istituto di Roma, aperto appunto per le Missioni.

Ma qui si dovrebbe frequentare o il Seminario Pontificio Lateranense (dove negli per gli studî sono esigentissimi), e così all’ o l'Università Gregoriana, dove pure c'è molto rigore di studi.

Ma veniamo a noi.

È dunque assolutamente necessario e urgente che studiate di più, per compiere la nostra santificazione nella gloria di Dio e nel bene delle anime.

Ma io ho la impressione, che vorrei fosse errata, che alcuni di voi dormano il sonno dell'anima, cioè che vanno in languore di spirito e in quel torpore, che come dice Dante "poco è più morte."

Vedete, o miei figli, che fanno gli uomini per un po’ di gloria in questo mondo che passa! Vedete che rischi affrontano, per un po’ di umana gloria vanità o di umana scienza? Pensante a Nobile e suoi compagni!

E noi, che facciamo noi per Iddio, per la Chiesa, per le Anime? Non ci sentiamo vergogna? Nessuna emulazione nel bene ci riscuote? L'amore della gloria