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+ Sia lodato Gesù Cristo!
G. P. A. M.
Buone figlie del Signore,
È
questa la prima lettera che vi
a voi scrivo, e sento il bisogno il
bisogno
di cominciare nel Nome adorabile di Nostro Signore Gesù Cristo, e
rispettandovi
ripetendo e rivolgendo a ciascuna delle anime vostre il saluto del S.
Evangelo e dei primi Cristiani: la
pace del Signore sia con voi,
e sia sempre amato e adorato da tutti Nostro Signore Gesù Cristo.
Il
giorno che avete cominciati i santi Esercizî
Spirituali; e forse in quell’ora stessa, mi ero messo a scrivervi,
perché non potendo essere a Tortona, sentivo che in questa santa
occasione di
dovevo
rivolgere
avrei dovuto rivolgervi una parola di spirituale conforto e di
benedizione; ma il Signore dispose che
allora che io
non potessi cominciare a scrivervi;
che qualche parola;
ed
ma ecco che oggi invece mi darà grazia di fare quanto avrei voluto
prima.
Sia
dunque lodato e amato il cuore adorabile di Gesù; o buone figliuole
del Signore, che nel Suo Nome e nella Sua Divina volontà vi ha
raccolte in umile casetta, che
la quale anche è stata aperta nel Suo Santo Nome, e a lui consacrata
insieme con voi tutte, e con le altre che al Divin Cuore piacesse
piacerà di mandare.
Sia lodato Gesù Cristo, che vi dà la grazia singolarissima di riunirvi per la prima
volta nei Santi Spirituali Esercizî, e sotto la guida illuminata di due santi sacerdoti.
Io
prego per
voi
in particolarissimo modo in questi giorni di misericordia divina e
per codesto piccolo Istituto nascente e per tutte e per ciascuna di
Voi e vi metto tutte
e ciascuna
nelle mani della SS.
Vergine Immacolata,
nostra Madre e Madre del piccolo Vostro Istituto.
Vi
conceda il Signore il conoscimento delle vostre miserie e la
compunzione del cuore: vi conceda Egli la grazia di farvi
poter conoscere voi stesse e di rafforzarvi nella volontà di servire
Dio e la Santa Chiesa di Dio con umiltà e con cuore generoso,
secondo la vocazione che Dio stesso vi ha dato.
Pensate
bene, o buone figliuole
del Signore, che vera felicità non vi è che nell’amare e servire
Dio, che nell’amare e servire la Santa Chiesa di Dio, che
nell’amare e servire il prossimo per amore di Dio, vedendo nel
prossimo e servendo nel prossimo nostro
lo stesso Signore Gesù Cristo, nostro Dio e Redentore Crocifisso per
noi!
Raccogliete nella mente e nel cuore il lume e le ispirazioni che Dio vi manderà in questi giorni di assoluto silenzio col mondo e con voi stesse, di vero raccoglimento e di orazione con Nostro Signore
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e con la Madonna SS. gettate in questi primi Esercizî i fondamenti della vostra conversione e della vostra santità, e del piccolo Istituto, sacrificando a Dio tutte le cose vostre e voi stesse.
Ma procedete tranquille: risolute sì ma tranquille nel Signore e pienamente fidate nella sua divina bontà, nella sua paterna bontà e Provvidenza.
Conservate la mente e l’animo sereno, per non dare luogo a tentazione: lo spirito di Dio lascia l’anima lieta, ristorata spiritualmente e sempre serena, non così, non così lo spirito del demonio, che tutto turba e cerca di mettervi in agitazione.
L’anima deve essere, pentita sì, ma fidata nel Signore e serena!
E se la tentazione viene tuttavia a turbarvi, combattetela con le armi della fede della umile e filiale fiducia in Dio.
Coraggio, buone figliuole del Signore, coraggio a farvi Sante nel Signore!
Ave Maria e coraggio!
Vi ripeto: tranquillità e amore dolce di Dio e del Signore nostro Gesù Cristo e della Mamma nostra Santissima!
Voi sapete chi è la Mamma? la Mamma SS.? È Maria SS. Immacolata!
Siate fervorose o buone figliuole del Signore, siate fervorose nella devozione a Maria Santissima che è la Mamma che ci ha dato Gesù stesso, la Mamma del nostro piccolo Istituto e di ciascuna di voi personalmente.
Sappiate dunque che con la devozione alla Mamma tutto vi andrà bene, e andremo tutti in Paradiso.
E perché la devozione alla Santa Sede apostolica è la nostra devozione essendo la Santa Sede il fondamento della nostra Santa Religione, e la pietra inconcussa della società umana, per la cui salvezza N. Signore Gesù Cristo è morto in Croce, desidero che sempre preghiate per il Papa che è il Vicario in terra di Gesù Cristo Signor Nostro e che preghiate con amore dolcissimo di figlie per questa Apostolica Sede, per la S. Chiesa e per i Vescovi; e specialmente per il Vescovo di Tortona che l’otto di questo mese vi ha benedette, avendogli io parlato di voi e del nascente Istituto, nell’udienza che ebbi da Lui.
Egli verrà a visitarvi, a portarvi la sua pastorale benedizione.
E vede bene che l’Istituto vostro sia piantato nella santa umiltà povertà e carità, e stia a Tortona, e poi faccia del bene anche fuori, se così piacerà al Signore.
E che si facciano parecchie famiglie religiose, che siano come i rami di una stessa pianta.
E alcune famiglie saranno per la vita attiva, e altre per la vita contemplativa,
e altre di vita mista, e alcune famiglie religiose avranno anche l’abito da religiose, come si suole portare delle monache, o suore,
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e altre famiglie religiose non avranno segni esterni, ma vestiranno modestamente, secondo gli abiti della società, pure essendo vere religiose e con i santi voti.
E quando piacerà al Signore, rinuncerete col cuore ai beni di questo mondo, per ricevere in compenso la vita eterna, secondo la promessa di Gesù Cristo.
Offrirete tutte voi stesse per la vita e per la morte alla Santa Chiesa di Roma.
E lavorerete in tutto quello che potrete, santificandovi nel lavoro, perché il lavoro è sorgente di virtù, e l’operosità è fattore importantissimo di fervore e di santità nelle Case Religiose.
Eviterete le comodità che procurano il rilassamento dello spirito religioso, e farete penitenza, e cercherete di umiliare e rinnegare continuamente voi stesse, e di diventare gli stracci della casa, e di tutte le altre vostre consorelle.
E vi amerete fra di voi senza eccezione, come fanno in Paradiso gli Angeli di Dio, e vi compatirete, e vi darete ogni buon esempio di fraterna carità in Gesù Cristo Crocifisso.
E per tutto questo pregate il Signore, e statevene in pace in Domino, quanto piace a Lui e alla Santa Chiesa tutto sarà e sarà in Domino; ciò che preme ed è anzi necessario, è avere l’abito nuziale, di cui si parla nel Santo Vangelo, senza del quale non si può piacere a Dio, né avere parte nella vita eterna.
Finisco benedicendovi nel Signore e ad una ad una.
Il vostro Istituto sta sotto le ali della Divina Provvidenza, come un pulcino, e sotto il manto della Mamma Celeste, Maria SS.: vivete confidate nel Signore! Pregate per me.
Vostro in Gesù Cristo e Maria SS. servitore
Sac. Orione Luigi
della Div. Provv.za