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[Copia manoscritta - Minuta - al Santo Padre, vi sono

correzioni ed aggiunte di pugno di Don Orione]

Beatissimo Padre,

Umilmente prostrati ai piedi di Vostra Santità e fidando in quella grande e paterna bontà con la quale, nello scorso gennaio, in una udienza privata, la santità Vostra, sentito lo strato ancora incipiente della piccola Congregazione della Divina Provvidenza, e specialmente le difficoltà che trovava per far ordinare parecchi chierici professi, privi di titolo ad ordines, perché appartenenti a diocesi diverse da quelle in cui trovavasi i miei Istituti, mi confortava col dirmi che mi rivolgessi pure alla Santità Vostra, ogni qualvolta mi fossi trovato in bisogno di fare ordinare i miei chierici, che volentieri avrebbe disposto perché fosse loro costituito il titolo canonico "ratione famulatus ecclesiae" ed anche mi avrebbe agevolato presso qualche Vescovo benevolo che affinché li incardinasse, prego supplico la Santità Vostra, ora che mi trovo trovandomi ora in tale necessità, di dover benignamente disporre quanto accordarmi quanto vi è degnato promettermi di promettere usarmi questa carità.

In detta propizia occasione ero In quella udienza così propizia, la Santità Vostra mi domandava con paterna deferenza bontà chi credessi che in Sicilia potesse accogliere i miei Chierici ordinandi, ed io suggeriva Mgr. Blandini Vescovo della Diocesi di Noto, dove da dodici anni tengo una Colonia Agricola per Orfanelli che per grazia di Dio, ha dato molte consolazioni a quel Ves buon Vescovo ed a me.

Supplicherei quindi la Santità Vostra di concedere al sullodato a Sua Eccell. Rev.ma Mgr. Blandini di la facoltà di poter promuovere al suddiaconato il chierico pel

di costituire il patrimonio ecclesiastico titolo ratione famulatus ecclesiae a chierico Antonio Tascone della sua diocesi d’origine di Noto stessa, che il quale dovrebbe essere ora ordinato promosso al Suddiaconato, non è di famigl1Åia poverissima, ma qui professo della nostra Piccola Congregazione, poverissimo.

 Così pregherei umilmente Vostra Santità di degnarsi far pervenire una parola di beneplacito allo stesso Mgr. Blandini che già ebbe a dirmi che da parte sua sarà dispostissimo ad accettarli, op. a qualche altro Vescovo affinché egli si degni voglia vogliano incardinarmi nella Sua loro diocesi pure alcuni chierici che già hanno compiti compiuti i loro loro studi ecclesiastici e fatta la prova religiosa e che ora si trovano qui ad aiutarmi quali maestri.

 Pel momento

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proporrei il chierico Francescoigenza, di anni 29, nato in Michalkovitz nella diocesi di Breslavia che, fatto regolarmente il corso umanitario, studiò filosofia e teologia all’Università Gregoriana e parte al Seminario Vescovile di Tortona.

Anche per questi che aveva è povero bisognerebbe occorrerebbe al Vescovo la facoltà di costituirgli il titolo ratione famulatus Ecclesiae.