V067T180 V067P197

[Da Copia dattilografata]

A Sua Eccellenza Rev.ma Mgr. Bruno Segr. del Concilio

        Tortona, 14 Maggio 1934

Eccellenza Rev.ma,

Voglia perdonare Vostra Eccellenza la libertà della presente.

Come dal foglio che unisco, dietro supplica di Sua Eccellenza Mgr. Bandi, Vescovo di Tortona, Sua Santità Pio X, di v. m. univa la Parrocchia di San Michele alla casa Madre della mia Congregazione, quando detta Parrocchia fosse rimasta vacante; il che si è verificato il 2 corr. m. per morte del Parroco.

Mi viene riferito che si vorrebbe impedire che il Rescritto Pontificio abbia ora esecuzione anche nel suo terzo punto, quello cioè in cui si fosse verificata la vacanza, mentre già entrò in esecuzione nei due primi punti.

Se il terzo punto non avesse esecuzione, questa Piccola Opera ne avrebbe un danno molto grave: noi ci verremmo anche a trovare chiusi tra due mura, senza chiesa, mentre ora questa Casa Religiosa accoglie in media una dozzina di Sacerdoti e 102 Chierici, studenti di Liceo e di Teologia.

Al vecchio Parroco facevamo già quasi tutto noi da molti anni: gli davamo anche tre o quattro Messe festive, ed egli ci lasciava andare in chiesa, la chiesa è unita alla Casa.

In questi giorni verrei verrò a Roma, e pregherei Vostra Eccellenza delle carità di sentirmi, anche brevemente, e darmi consiglio tanto più se già, in merito, si fosse ricorso a codesta Sacra Congregazione.

Con grato animo e profonda venerazione, di Vostra

     Eccellenza Reverendissima