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[Minuta]


Rev.mo Monsignore,


La Signoria Vostra Rev.ma per incarico dell'Eminent.mo Sig. Cardinale Arcivescovo, mi ha affidato quale mi affidava, or saranno due anni, il Sac. Carlo Casati. Egli rimase allora sospeso a divinis e in abito secolare sino a pochi tre mesi fa, rimase qui presso di me, e devo dire che non si diportò male, tanto che poi [potei] parlarne bene a Sua Eminenza e ne riferii anche per iscritto, quando proposi che venisse riabilitato a celebrare.

E Sua Eminenza benevolmente accondiscese, finché resta nelle Case della Piccola Opera della Div. Provv.za.

Fece i Santi Esercizî, e poté risalire l'altare.

Venne inviato mandato a Venezia dove era adibito a celebrare all'Orfanotrofio Maschile fondato dal compianto Patriarca Emin.ma Card. La Fontaine.

Mi Di là mi scrisse due lettere alle quali non ho risposto unicamente perché voleva che mi impegnassi presso codesta Ven.da Curia perché affinché fosse riammesso in archidiocesi, e si faceva an esprimeva anche con tono che sapeva un po’ di pretenzioso.

Evidentemente non so gli ho risposto.

Non venne Non era più possibile per me stare controllare la sua condotta, non poteva più essere controllata ché egli sfuggiva.

Non partì che subito, malgrado che qualche giorno dalla chiamata e dopo due telegrammi.

Giunse jeri sera, ma con un contegno che, in un primo momento mi ha portato ad inv ad per cui ho dovuto prendere un molto tono forte. Egli e fini col doverlo licenziare.

In verità

A sentire lui è la persona più innocente, e si tratta di non sono che calunnie.

Mi disse che si sarebbe non intendeva venire da V. Eminenza a cui lo volevo indirizzare, richiese il suo abito da secolare che e gli fu dato.

Disse che sarebbe andato dai suoi fratelli, e che mi avrebbe mandato un i fratelli, a fors non so poi perché.

Io p Ho creduto di dover essere con lui molto prudente guardingo nel parlare, perché non andasse a fare pubblicità con il qualche persona di Venezia, che egli sospetta abbia riferito su di lui.

A Il suo contegno non mi consentiva di potergli dire subito che lo avrei posto in altra Casa, ma, se egli desse segni di resipiscenza, è bene che V. E. sappia che sono sempre disposto ad accoglierlo, ma in qualche Eremo, sempre che dopo un Corso di Santi Esercizi e sempre che intenda veramente di mettersi a seria e buona vita di sacerdote.