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Messina(Arcivescovado), 1 Febbraio [1]912
Rev.mo Sigr. Canonico,[Allegra Tullio]
Il Ch.co Mario Vadalà mi comunicò la lettera di V. Sig.ria Rev.ma del 5 Genn., ed io ebbi pure la Sua riverita lettera del 13 Genn.
Avanti di risponderLe ho fatto le indagini che la prudenza e le norme date di recente della S. Sede esigevano, ed ebbi a conoscere, con mia sorpresa, che il Ch.co Mario Di Caro, diretto nello spirito da V. Sig.ria Rev.ma e del quale Ella nelle Sue due lettere mi assicurava che egli si trova al Seminario di Girgenti, dove farebbe la 3.a teologia, "si trova, invece, da più di due anni, ascritto alla Congregazione dei Padri dell'Oratorio in Acireale".
Si vede che detto Chierico ha voluto sorprendere la buona fede anche del Suo Padre Spirituale.
Per la qual cosa sono spiacente di non poterlo accettare, poiché il Signore parla ai semplici "et cum simplicibus sermocinatio Eius, e non a chi va coll'inganno”.
Voglia Vostra Signoria Rev.ma scusare la mia franchezza, e perdonarmi di non poterLa accontentare.
Mi raccomando alle Sue orazioni, ed ho l'onore di professarmi di Vostra Signoria Rev.ma con profonda stima Umilissimo Servitore in G. C.
Sac. Luigi Orione
d. D. P.