V067T231 V067P253
[Minuta]
Roma, Borgo Pio 102 B
Chiesa di S.Anna, 22 febbr. [1]914
Eccellenza Rev.ma,
Vengo
da Vostra Eccellenza per chiederLe
Il
Sacerdote Giov. Battista Pierpaoli di codesta Diocesi domanda di
essere accolto
ricoverato in qualche Istituto della nostra piccola Congregazione
della Divina Provvidenza.
A
tale
Egli mi dice che è malandato in salute e bisognoso di un luogo di
pace.
I nostri poveri Istituti sono generalmente un’accolta di giovanetti, la più parte orfani e abbandonati, e noi viviamo poveramente assai, ed io dissi ciò a quel Suo Sacerdote.
Ciò nonostante egli viene a piangere ed insiste di essere ricevuto.
Prima
di dirgli una parola, avrei bisogno di conoscere
se sul suo passato di
avere informazioni sicure sulla sua
vita e dottrina di lui, informazioni che avrò
riceverò come riservatissime.
Mi
rivolgo per
Ed è per questo che mi fò ardito disturbare Vostra Eccellenza
Rev.ma per avere da Lei questa carità, onde non tirarci in casa un
soggetto che possa dare scandali o dispiaceri.
Mi perdoni la libertà.
La
ringrazio del favore, e mi è gradita la circostanza per professarmi
baciarle in ispirito il S. Anello, e protestarmele di
umilissimo servitore in G. C. e Maria SS.
E poiché Vostra Eccellenza non mi conosce, né io mi trovo ad avere qui il bollo della Congregazione per meglio assicurarLa, mi scriva di lui senza nominarlo.
Io starò pienamente alla parola di Vostra Eccellenza.
V.
Eccellenza del resto per
essere più tranquilla
non conoscendomi, o può
potrebbe scrivere direttamente a Mgr.
Pietro La Fontaine
Segretario dei Riti al Palazzo della Cancelleria Apostolica il quale
Vescovo è al corrente della cosa e sa che io ne scrivo a V.
Eccellenza, oppure indirizzare a Lui da rimettere D. Orione.
[segue risposta di Mons. Marcucci della Stacciola, Vesc. di Fossombrone]