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+ Buenos Aires, il 31 Maggio 1935.
Caro Pietro,
Spero che starai bene sia tu che tutta la tua Famiglia.
Mando a te un mio Padre, e ti chiedo un favore, se puoi farmelo.
Ecco di che si tratta:
I miei Padri di Victoria hanno da pagare un impietrato.
Io tengo il danaro per pagare pronto, ma mi pare che l'impresario dovrebbe darci un taglio.
Tu sei del mestiere, e penso che conoscerai forse anche l'Impresa; potresti occupartene? e vedere se mi puoi far risparmiare qualche mil pesos, più di quello che essa, la Impresa, sarebbe già disposta a fare?
Cosa vuoi, caro Pietro, se mi domandano come si fa a dir Messa o a fare una predica, poco o tanto, lo so, ma a tirare sui conti, e per lavori di selciato, non lo so; - una volta sapeva dare vicino i sassi, sapeva tirare la carretta coi martelli, coi picchi e pistoni, - ma altro è questo, e altro è aggiustare i conti. Scusa il disturbo.
Ti ringrazio, se potrai fare qualche cosa, e mando tanti saluti a te e ai tuoi.
Iddio ti conservi, e prosperi la tua Casa.
Tuo aff.mo
Don Orione