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[Minuta]

Nobilissima Signora,

Benché già abbia pregato l'Egregio Sigr. Dottore, che gentilmente mi accompagnò a visitare la consaputa Quinta, di voler tosto esprimere alla Signoria Vostra distintissima tutta la mia soddisfazione, mi è tuttavia dovere assai gradito dovere di significarLe direttamente, Nobile Signora, che ho trovato quel posto molto adatto allo scopo santo di porvi della istituzione di un Cottolengo Argentino.

Anzi dirò che esso ha superato ogni mia aspettativa.

Onde ritengo che sia veramente provvidenziale che Iddio abbia ispirato a Vostra Signoria di destinare quella sua proprietà per un'Opera di tanto bene sociale, che fin'ora manca a Buenos Aires, e Opera ad un tempo di così cristiana e urgente carità.

Voglia gradire, Nobile Nobilissima Signora, i miei più sentiti ringraziamenti per la Sua generosa e munifica donazione, che accresce le Sue benemerenze e tramanderà ai posteri in benedizione il Suo Nome.

Ella, distintissima Signora, non poteva dare a quella Quinta una destinazione più Santa, poiché Gesù ha detto che avrebbe ritenuto come fatto a se stesso quello che, per nell'amore di Dio, si fa a sollievo e conforto dei nostri fratelli poveri e più infelici e abbandonati.

Iddio ascolta sempre la voce dei piccoli e dei poveri: pensi, Signora, quanti cuori riconoscenti pregheranno per Lei, quante benedizioni invocheranno sul Suo capo i poveri, raccolti del Cottolengo Argentino!

E l'umile sottoscritto non lascerà di ricordare giorno ogni giorno all'altare la Signoria Vostra e tutti i Suoi Cari, vivi e defunti.