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[Minuta]
(...) umili apparenze dell'Ostia, il Suo Cuore Divino arde di amore per le anime e tutte le invita a sé.
Ma
Egli ama sovra tutto circondarsi di innocenti, e
guarda chiama,
pieno di carità, li chiama: - venite, o fanciulli, venite!
E
a voi, o cari figliuoli della Divina
Provvidenza, a voi il Signore chiama
più che tutti grida in modo speciale e la sua voce
vi giunge dolce e
soave: - venite, o figli della mia carità, venite al mio cuore! -
Quasi voglia dirvi: - sono molte le anime che non mi sentono più;
sono molti i giovani che vanno profughi e lontano, voi almeno venite
almeno voi ad amarmi, o
figliuoli carissimi della Provvidenza
Divina del Signore!
Oh
cari fanciulli! Accostatevi con
confidenza
a Gesù e non abbiate
timore
temete: andategli attorno con confidenza, Egli è nostro Padre e vi
aspetta per stringervi al Suo Cuore!
Oh
saprà bene Lui
compatire Lui le vostre mancanze, purché abbiate desiderio di essere
buoni e docili.
Non
guarda guarderà alla
vostra pochezza, - è là nell'Ostia santa per istruirvi: non
guarderà se siete piccoli o poveri, Egli pure fu povero e si fece
piccolo per amor vostro.
Cari fanciulli, se volete conservare il prezioso tesoro della innocenza accostatevi al Cuore di Gesù nel SS. Sacramento: ricevetelo con santo trasporto nella Santa Comunione, offrite a lui i vostri giovani cuori affinché li tenga sempre sul suo cuore Divino, ascoltate le sue soavi espressioni d'affetto e sforzatevi di mettere in pratica quello che vi suggerisce.
Il mondo e il demonio congiurano contro di Voi, ma se starete unititi a Gesù, sarete al sicuro da ogni pericolo, conserverete la purezza e l'innocenza e trionferete sui nemici dell'anima vostra!
Ed
a me che dirai, o Cuore divino del mio Signore? Ascolto le tue
parole: "Lasciate venire
che i pargoli vengano a me, perché il regno dè cieli appartiene a
quelli che a loro assomigliano!".
Oh Signore e Dio mio, dov'era io quando mi allontanava da Te, e portava lontano i figliuoli che mi avevi affidato?
Ti fuggiva come colui che paventa il testimone de’ suoi delitti.
Ma Tu mi chiamavi: mi chiamavi con gli angeli tuoi: mi chiamavi con le armonie del Cielo: mi chiamavi col farmi abbandonare da miei figliuoli: mi
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chiamavi
mostrandomi i tradimenti di tanti
quelli che aveva nutriti col pane di tanti sudori e di tante fatiche,
e del cui affetto, in un momento di umano delirio, credei potesse
bastare al mio cuore.
E fuggiva, o Signore, per non udire la tua voce: fuggiva, ma tu eri da per tutto: eri con me nel fondo dell'anima mia, ed io udiva ancora la tua voce nella voce della mia travagliata coscienza.
Finché un giorno caddi come disperato a’ piedi di una cara Madonna, e là sentii tutto il peso del mio avvilimento.
E mentre bagnava di lagrime i piedi verginali di Lei che è la Madre di tutti gli afflitti e di tutti quelli che piangono, udii venire una voce simile a quella che esce dal seno di madre pietosa: "Tu non potrai vivere che all'amore di Gesù!"
[manca il foglio N. 5]
E
qui posando, sul avrà il Tuo Cuore
tra le tue braccia abbandonato, dammi, o Signore dolce, la semplicità
e l'umiltà del bambino e così i palpiti del mio amore saranno
vivissimi e quasi raggi d'innocenza!
Umili
Sempre bambino, o Signore, voglio essere sempre bambino! semplice,
umile e dolce come sono i bambini miei!
Dammi le tue parole soavi e le benedizioni che dai ai bambini…
O Signore, dammi il regno dè cieli!…
[cfr " L 'Opera d. Div. Provv.: 6 ago 1899 pp. 2 – 4]
… sarai come obbligato ad abbandonare per sempre e ad odiare … in fondo a te stesso non vi saranno che rovine!…
Momento spaventoso!
La tua vita così ridente, così animata di giovinezza si estinguerà e dietro a te un'altra se ne aprirà, una vita lugubre, triste...spopolata! …ove dovrai vivere solo! ...solo colla tua fatale ingratitudine che ora ti porta lontano, che ti esilierà per sempre dalla compagnia degli uomini buoni, e che tu stesso vorrai maledire ogni momento!
Fanciullo che io amo, ascoltami, e poi...poi se avrai cuore andrai!
Ma
e dove andrai, o mio figliuolo,
e dove?... rejetto,
ramingo, fuggirai come Caino... e non avrai più pace!... no, non ha
più pace l'ingrato! nulla terra ti reggerà, e nulla, nulla troverai
più né in
fondo
intorno né in fondo all'anima..., e allora?
Ah che tu possa almeno balbettare ancora una parola, o povero figliuolo mio!...
Signore, perdonate l'ingrato!