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V.G.M.G.                           

Ventimiglia   2 settembre 899              

Carissimo in G. C.

è venuto il chierico che hai mandato. Jeri lo feci riposare tutto il giorno e ne aveva bisogno.        

Questa mattina, con lettera al Sig. Prevosto di S. Siro, andò  a San Remo.

Ebbi risposta di contentezza e di approvazioni dal Signor Sindaco, dal Prefetto ed Ispettore Scolastico di San Remo e Provveditore agli Studi di Porto Maurizio.

I documenti, tipo, fede medica, et, raccomandai al Sig. Prevosto.      

Il fabbricante non diede lettiere: si potranno avere sedie, tavolini et.         

Converrà chiamare da Torino il numero di lettiere che credi.        

In confidenza, Mons. Bandi mi scrisse sul nostro Convitto. Mi  pare titubante nel darti le licenze opportune. Gli risposi che ormai le cose sono a tal punto, che il recedere mi apporterebbe non  poco nocumento e però lo supplicai a dirti un bel sì sonoro e tanto più che tu non gli toglieresti nessun sacerdote, avendone egli  bisogno.       

Dietro questa lettera, me ne giunge altra dal Sigr. Arciprete  Don Gramegna, nella quale si mette a tua e mia disposizione. Quanto a me, se tu lo credi adatto non ho difficoltà alcuna: ma chi  sa come potrai svignartela con Monsignor Vescovo, se gli togli un  Sacerdote.      

Per amor di pace, mio caro Don Luigi, non arrechiamo disgusto a Monsignor tuo Vescovo; potresti tenere a bada il Don Gramegna e  si vedrà.        

Gli scrivo: leggi la lettera, suggella e consegna.        

Lo stampatore il 30 Agosto per ferrovia mandò un pacco di 500  copie del noto programma. - N°150 si diedero ai Parroci di San Remo ed un bel pacco al nostro buon Chierico, contento perché‚ jeri lo ebbi a pranzo e cena, coi miei esercitanti in Seminario.         Preghiamo perché‚ Gesù conduca a buon termine l'opera nostra.         

Dal 9 al 18 corrente sarà a Millesimo e poscia sino al 24 a Pontecurone.                                                               

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Tanti saluti e benedizioni a te e alla tua numerosa famiglia.          


Aff.mo in G. C.                                                                 


Ambrogio Vescovo                                                  

[Sullo stesso foglio Don Orione di suo pugno, aggiunge quanto segue:]       


Risposto. Su questa povera opera è da 6 anni che si sparge un raggio  della

Divina Provvidenza del mio Signore!    

questa non è astuzia da demone, ma prudenza da angelo.          


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