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[Da Copia manoscritta - alla fine vi è la data e la firma
scritta di pugno di Don Orione]
Instaurare omnia in Christo!
Ai buoni Tortonesi
La nostra Città ha un numero considerevole di giovani orfani o trascurati dai parenti, che vivono, il giorno festivo specialmente, nell'ozio e nell'abbandono. E, oltre a questi, altri ve ne hanno, e sono forse i più, i quali, pur appartenendo a famiglie ottime e cristiane, per il poco senso di Cristo che trovano poi nella società, allorché‚ sono giunti a maggior sviluppo di ragione si illanguidiscono nei sentimenti religiosi e perdono a poco a poco la fede.
Quante nebbie di dubbi, quante ombre di errori nella mente dei giovani! quanti pericoli di stampe oscene, di esempi funesti, di ardori cupi di sette circondano la gioventù anche nella nostra buona Tortona!
Un po’ che ci si pensi, e tutti sentiamo il bisogno di provvedere ai tanti giovani che crescono e non trovano più il loro Dio, che anzi crescono molte volte nell'odio di Dio, prima di averlo conosciuto.
È necessità raccoglierli almeno nei dì di festa, è necessità soprattutto di illuminarli e di amarli:- non è cattivo il giovane, - il giovane è sempre di chi lo illumina e lo ama! Tortonesi, aiutatemi! - e vi farò un Oratorio Festivo, un Oratorio con criteri buoni e moderni, che sarà la salute dei vostri figli.
L'Oratorio Festivo che ora si ha, è troppa poca cosa al bisogno.
Tortonesi, non illudetevi! - il lavoro della famiglia e della scuola, il catechismo della parrocchia non bastano più, non illudetevi!
La democrazia si avanza con nuovi bisogni e nuovi pericoli, - non impauriamocene, o amici miei; ma però siamo, per carità, gente di fede larga e larga di nuovi aiuti, se vogliamo essere davvero la gente del tempo nostro: - La democrazia si avanza, accogliamola amorevolmente, incanaliamola nel suo alveo, cristianizziamola nelle sue fonti, che sono la gioventù! - E provvederemo ad un grande bisogno sociale dell'era presente, e faremo opera di redenzione morale e civile!
Buoni Tortonesi aiutatemi! - e vi darò dei figli cattolici ad un tempo e cittadini, credenti e rispettosi, devoti a Dio e ossequienti alle leggi dello Stato.
V068P010
Tortonesi, l'Oratorio Festivo, l'opera della salute dei vostri figli, è nelle vostre mani. Non è possibile amare la nostra Città, non è possibile avere fede nei destini della Famiglia, della Chiesa, della Patria senza amare di intenso amore, senza volere di efficace volontà il bene di tanti giovani che della Famiglia, della Chiesa e della Patria sono le speranze più belle.
Tortonesi, mi rivolgo a voi! a tutti voi che amate la vostra gloriosa Città e i giovani: a tutti io mi rivolgo, senza distinzione di partito, poiché‚ le opere di bene non hanno partito, - sicuro che troverò un'eco universale nei vostri cuori, e che la bontà della causa mi solleverà d'attorno una legione di animi generosi.
Che Dio benedica l'opera buona, e compia il voto comune!
Vostro
Sac. Orione
della Divina Provvidenza
Tortona, il 19 Gennaio 1905
[Nel retro del foglio Monsignor Igino Bandi, di suo pugno, aggiunge quanto segue:]
V. non possiamo a meno che far plauso sincero alla generosa iniziativa del Sac. Don Luigi Orione per l'erezione di un Oratorio festivo maschile, quale si conviene alla Città nostra ed ai bisogni odierni della gioventù. Al caldo appello dello zelante Sacerdote uniamo le nostre preghiere esortandovi tutti, o buoni o carissimi Tortonesi, ad un'opera tanto necessaria colle parole dell'Apostolo della Carità: - "Figliuoli miei, non amiamo in parole e con la lingua, ma con l'opera e con verità." "Filioli mei, non diligamus verbo, neque lingua, sed opere et veritate. È dall'amore, che faremo realmente e di fatto, i nostri fratelli da questo verranno a conoscere che siamo figliuoli della verità, figliuoli di Dio di cui imitiamo la carità. E in tal guisa conserveremo tranquilla e sicura la coscienza a Lui: In hoc cognoscimus quoniam ex veritate sumus: et in cospectu eius corda nostra. [I Io, III 18, 19]
Tortona, il 18 gennaio, XV Anno della Nostra presa di possesso della Diocesi, 1905 -
Igino Vescovo