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Tortona, 18/6/1913              

Caro Padre,    

ricevuta la Sua gradita di jeri.    Stamattina appena lettala, ho passato l'Opuscolo ad un ottimo Sacerdote francese, perché‚ ne cominci la traduzione.    

Ne manderà copia ad un Sacerdote nostro che è in Polonia  affinché‚ lo traduca in Polacco. - Egli è assai valente in quella  lingua. Converrebbe però che avessi due parole in iscritto di Don  Francesia.    

Parto stasera per Roma: la sua, come vede, mi è giunta a tempo.   

Terrò conto delle correzioni. Le scriverò; preghiamo!    

La ringrazio dell'augurio santo che mi fa di incontrarmi, subito dopo morte, col caro San Michele Arcangelo. Spero che presso gli starà anche Don Michele Rua, che per tre anni fu mio confessore.    

Ringrazio pure dei numeri dell'Emanuele.    

Dica per favore alle Sigg.re Fogliano che farò pregare  e pregherò volentieri, perché il Signore Le consoli nella causa  del Nipote. Tanti ossequi anche alla Sig.na Treves.    

Che Gesù ci benedica tutti e ci dia grazia di amarlo tanto e  farlo amare.    

Non ho tempo a scrivere di più.    

Mi raccomandi a Gesù Sacramentato: io mi ci metto vivo e morto  ai Suoi piedi adorabili.      

Suo dev.mo Servitore in G. C.                                                                                             

Sac. Orione d.D.P.      


Nota Bene: Io sottoscritto permetto volentieri che si traduca  in polacco etc., il mio Opuscolo su San Michele.                          


Torino, 21 Giugno 1913                                                                                                             


Sac. G. B. Francesia