V068T027                                                                                               V068P031  

[Minuta]                                       

Roma, il 23 Febbraio 1917                  

M. Rev.do Signor D. Albino Moretti,    

Ricevo qui la sua vostra lettera inviatami a Tortona. - E rispondo. A Tort A Tortona m’avete detto che il una cosa, e ap vi parlai   

Ora esiste uno scritto che dichiarerebbe che voi siete voi quello  che andavate dicendo spargendo certe gravi calunnie e quindi ecco perché  ho approvato quanto Mgr. Vescovo ha ordinato, che cioè voi non mettest andaste più in Convitto.    

2) Non è offendere un prete dirgli Sacerdote pregarlo di portare tutti i  suoi titoli di credito verso di me al Vescovo; in caso l'umiliazione sarebbe mia e non vostra.    

Io intendo e desidero darvi fino all'ultimo centesimo di quanto vi potrà venire; ma desidero che voi produciate tutti i titoli che avete verso di me voi avete al Vescovo ed insieme vi prego di unire queste e ogni altra mia lettera. Non ci darà bisogno di nessun processo,  basterà che Mons. Vescovo mi dica: ci vuole tanto.    

3) Se voi avete calunniato ricordatevi che è obbligo che avete Dichiaro con dispiacere che non sono secondo verità parecchie cose che dite nella vostra lettera e benché con dispiacere, ma intendo.   

4) Vostro dovere è di ritirare parola per parola le infamie che tutto ciò che di non vero voi avete detto, e di non costringere quell'innocente