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Caro Don Cremaschi, la passi a Don Dutto, quando giunga.
Tortona, 29 Novembre 1922.
+ Anime e Anime!
Caro fratello mio in Gesù Cristo, [D. Dutto]
Grazia e pace e ogni conforto a te, o fratello, da Nostro Signore!
Ti mando il ben venuto, mentre poni il piede in codesta umile scuola di virtù religiose, che Gesù Cristo ti ha aperto. Benediciamo insieme il Signore della grazia che ti ha fatto, e preghiamolo insieme che Egli renda il nostro cuore e maneggevole, e atto a ogni bene.
La cosa più importante, per la nostra Congregazione, nascente ancora, è un buon noviziato: è dal noviziato che escono i religiosi ben formati, e desiderosi di perfezione e portati ad un buon metodo di vita che ci conduca alla santificazione di noi stessi e degli altri. E codesta scuola di virtù religiose è pure la cosa più importante personalmente per ciascuno.
Si tratta nel Noviziato di staccare l’anima nostra da tutto, fin dalla vita, fin da sé stessa.
Certo non ci si arriva che passando per ignem et aquam, per il fuoco delle tentazioni, e sopra le onde agitate del nostro amor proprio.
Bisogna quindi, caro Don Dutto, che anche tu ti prepari alla battaglia.
Ma raccomandati alla Madonna SS. Essa, mentre è la nostra dolcissima Mamma, è la Madonna anche la nostra speranza e la nostra celeste Capitana.
Preparati, come Davide contro Golia, colla fede nel Signore: nella semplicità, nella pace, nella orazione e in confidenza in Don Cremaschi, a cui dirai tutta l’anima tua. E vedi di essere felice nel saperti impicciolire all’obbedienza e generosità dei fanciulli, generosità nella umiltà e nella carità .
Io pregherò per te, mio caro fratello, e tu, affidato alla Immacolata, servi a Dio fedelmente ut bonus miles Christi Iesu!
Ti animo alle pugne di Dio e ti conforto e ti benedico anche con grande e paterno affetto nel Signore.
Tuo in osculo sancto
Sac. Luigi Orione
della Div. Provv.za