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Roma 16 Settembre 1928. sera
Caro Don Sterpi,
La grazia di Nostro Signore sia sempre con noi!
I Sono giunto oggi alle 16 circa: stamattina ho celebrato a Napoli sul Corpo di San Gaetano. – Deo gratias!
II Vi mando otto aspiranti: uno ha 31 anno, - e gli ho detto che lo proveremo per Sacerdote, - ne ha tanto vivo desiderio!
III Tre altri verranno con me, - sono giunti oggi, e quindi li lascio dormire stanotte. Giungeranno martedì mattino insieme con i Nipoti di Don Risi, perché io mi fermerò a Genova una mezza giornata; sarò quindi a Tortona o martedì sera o mercoledì mattino, - perché se non potessi partire domani sera, - mando avanti essi, ed io non mi fermerei mercoledì a Genova, ma verrei subito a Tortona.
Oggi ho ricevuto qui le lettere di Di Stefano e Sorella, che vi accludo. Io sempre gli avevo detto se voleva andare e mi diceva di no, ora non farà più a tempo, se lo Zio parte per Napoli il 18 corr. Anche io oggi avessi telegrafato, - tenuto conto del tempo pel viaggio di Di Stefano in Abruzzo, - sarebbe giunto che suo Zio già era partito, perché, se imbarcato da Napoli il 18, - certo partirà da Collarmele domani 17. Però se crede di andare, vada in Domino - sono contento.
Io nulla scrissi al Cottolengo, - quindi non comprendo cosa è che non possono concedere.
Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.
Aff.mo
Don Orione