V068T088                                                                                              V068P106                            

Buenos Aires 12 - 7 - 1935.          

Rev.mo Don Orione,    

Le trascrivo, come Ella desidera, le parole del nostro Cardinale riguardanti la Sua opera.

Venezia 27 - IV - 935.

... “di Don Orione ho notizie dirette. Io ho scritto a Lui ed Egli ha scritto a me.

L’opera sua è opera di Dio, poiché è tanto contrattata! Ma domani è San Paolo della Croce il quale tanto dove soffrire, ma l’opera sua glorificò il Signore!  

Quando scrissi a Don Orione gli parlai anche di Voi”.  

Questo è quanto scrisse nell’ultima sua lettera.

Da mio figlio Mario Le invio questo piccolo pacco di roba usata per i suoi poverelli. È poca cosa: più in là spero rimediarne dell’altra con un vestito.

Le mando anche il “La Nacion” che parla diffusamente dell’opera apostolica del nostro venerato Cardinale.  

Raccomandi al Signore la mia famiglia e ci benedica. Sabato verrà a salutarLa Lorenzo, il mio figlio maggiore di cui Le scrisse il Cardinale.  

Un altro giorno Le manderò Ugo, il più piccolo: ho piacere che conosca e benedica i miei figli, così il nostro venerato Patriarca dal Cielo sarà contento.

Gradisca infiniti ossequi da me e dalla mia famiglia.  

Devotamente Le bacio la mano                                


dev. Maria D’Ormea                 

Calle Chacacuco 409.    

[Don Orione sullo stesso foglio, di suo pugno, postilla come segue]    


Chi scrive è una Signora, prima cugina del Cardinal Pietro La  Fontaine, figli di fratello e sorella.  

Caro Don Sterpi, Mando questa a conforto dei nostri Chierici e  Sacerdoti.                     


D. Orione