V068T122 V068P151
[Da Copia dattilografata]
Tortona, 9 Dicembre 1939 XVIII
Distint.mo Signore Presidente
dell'Ospedale Civile di
Tortona
Il Sac. Bariani mi ha comunicato che la S. V. attende che Vi presenti altro mio Sacerdote per la curia spirituale dei malati dell'Ospedale.
Vi ringrazio, Sig. Presidente, dell'atto benevolo, ma vorrete comprendere che la presentazione e nomina a Rettore dell'Ospedale dipende dalla Autorità competente, che è Monsignor nostro Vescovo: Egli solo può disporre.
E giacché si presenta l'occasione, mi par conveniente far conoscere che non vorrei si pensasse che da noi si rimanga male, quando altri venga a sostituirci all'Ospedale.
Più decine d'anni fa il Vescovo d'allora prego che ne assumessimo la cura spirituale; cominciò Don Sterpi, poi, oltre trent'anni fa, Don Zanocchi e poi altri. Per motivi che sarebbe prolisso dire in quelle contingenze un Sacerdote del Clero secolare difficilmente avrebbe potuto stare all'Ospedale, mentre, sono a questi ultimi giorni, non si passava neppure il vitto.
Ora, grazie a Dio, cambiati uomini e governo, anche pel Rettore dell'Ospedale di Tortona le condizioni sono migliorate. Oggi poi Sua Ecc. Monsignor Vescovo ha pure disponibilità di Sacerdoti, onde non vedo più la ragione che noi si resti, quasi a togliere un posto al Clero della Diocesi.
Non devono, quindi, aver riguardi fuori luogo verso i Figli della Divina Provvidenza: noi siamo già felici di quel po’ di bene che, con l'aiuto del Signore, s'è potuto fare, e d'esser stati chiamati, senza alcun nostro merito, al privilegio di servire Cristo nei poveri malati.
Il nostro compito mi sembra, dunque, finito; per cui non mi resta che chiedere scusa a Dio e agli uomini, se non abbiamo degnamente adempito un sì gran ministero. Vi prego, Signor Presidente, di voler gradire ogni ossequio,
mentre mi onoro dirmi della Signoria Vostra