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[Copia dattiloscritta]
Anime! Anime!
Tortona, 17 febbraio 1940.
Ai Cari Don Zanocchi, Don Dutto e Don Cesare,
Il Signore sia con Voi!
Faccio seguito alla lettera che vi ho spedita per avion due giorni fa, indirizzandola a P. Cesare a Claypole.
Oggi vi mando i cartellini per la promozione alla Sacra Tonsura di 16 Chierici. Essi dovranno prima fare i Voti Perpetui: chi non ha i Voti Perpetui, non può ricevere le Ordinazioni. Non si devono ammettere a fare i Voti perpetui; se non quelli che ne sono degni e che danno veramente prova di vocazione con una condotta veramente da pii ed edificanti Religiosi.
Dunque non vuol dire che dobbiate far dare la Tonsura a chi non se la meritasse, né che si debba ammettere ai Voti perpetui chi non dimostrò di osservare bene i voti annuali.
Fatevi coscienza, e pensate alla vostra gravissima responsabilità: non ammettete ai Voti perpetui chi non lo merita, né promovete alla Tonsura chi non ne fosse degno. Dovranno dare l'esame, e bisogna che vi si preparino bene, molto bene; informatevi che cosa esigono per l'esame, - e vi si preparino bene.
Per Genovese Antonio mando il cartellino per i due primi Minori. Per Aggio Angelo, Punta Giuseppe e Solano Francesco mando il cartellino pel Suddiaconato. Si preparino bene.
Come già ho scritto di Morellati, Aggio e altri non hanno dato sicuro affidamento, - non fateli ordinare. Specialmente assicuratevi per quelli che dovrebbero prendere il Suddiaconato. Con questi andate più adagio: siate più esigenti.
Quanto al Padre Tonatto, data la sua condotta e poi il rifiuto ad obbedire, egli venne espulso dalla Congregazione; non può rimanere più in alcuna nostra Casa. Se egli vuole tornare in Italia, gli pagherete il viaggio in 3.a classe, se non lo può pagare; come gli ho scritto nell'ultima mia di due giorni fa, - qui abbiamo apposite Case di redenzione per riabilitare i Sacerdoti caduti, - e avremo carità anche con lui. Guardatevi, dunque, bene dal mandarlo al Chaco o in nostre Case; i Sacerdoti che vi occorrono ve li manderò io di qui, - come ho scritto; - non quanti ne chiedete, per le circostanze di guerra che capite, ma lo strettamente necessario. Bisogna che provvediate seriamente sia alla Casa di Cuenca che di Rosario.
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Mio caro Don Zanocchi e cari tutti, dovete capirla una volta per sempre di dover attendere con più energia alla osservanza della vita religiosa, moltiplicare la vigilanza, fare le osservazioni, richiamare i negligenti, i tiepidi, - ma con forza: - e chi non fa si dimetta! Non si può andare avanti così, senza spirito di pietà, senza spirito di disciplina. Io ho dei buoni giovani Sacerdoti (due poi sono venuti dalla n/ Diocesi di Tortona) ma non oso mandarveli, perché sarebbe per essi una delusione grave, un catastrofe morale trovarsi tra Religiosi che di Missionari e di Religiosi non hanno che il nome.
Per me vedrò benissimo che il Padre Montagna passi a Victoria, - vedete però di sostituirlo bene a La Floresta, perché i due Eremiti non abbiano a perdere la vocazione, trovandosi con qualche Sacerdote senza pietà, senza regola religiosa, senza spirito di sacrificio.
Al Cardinale e a tutti i Vescovi dell'Argentina come pure al Nunzio già ho spedito di qui il Kalendarium.
Vi auiterò quanto più potrò.
Saluto, conforto e benedico Voi e tutti.
Aff.mo Don Orione (F.D.P.)
Vedete di farvi coraggio ché da parte mia vi vengo incontro con le Ordinazioni. - Per ora vi mando questi primi cartellini, - poi vi manderò anche quelli per gli altri Ordini da darsi entro il 1940.