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[Da Copia minuta dattilografata - vi sono correzioni ed aggiunte autografe di Don Orione]
Roma
- lì 18
febbraio
10 Maggio 1917.
A
Sua Eccellenza l’On.
Boselli Presidente del Consiglio dei Ministri
il Presidente della Commissione Centrale degli Esoneri Roma
Il sottoscritto, Sac. Orione Luigi, espone rispettosamente a Vostra Eccellenza quanto segue: Egli ha aperto da più anni in Roma, a Monte Mario un Orfanotrofio Colonia - Scuola Agricola, che dà ricovero, pane e istruzione a più di 70 orfani e fanciulli derelitti.
Sono orfani dei terremoti calabro - siculo e degli Abruzzi affidati dall’Opera nazionale del Patronato “Regina Elena”; sono orfani di guerra, affidati dal Comitato Romano e da altre Autorità .
Essi vengono istruiti nell’Agricoltura razionale, e avviati a guadagnassi un pane onorato, mentre diversamente parte di essi finirebbe in Case di correzione, essendo parecchi il rifiuto di altri Istituti con un passato abbastanza compromesso.
Direttore dell’Orfanotrofio Colonia Agricola di Monte Mario é il Sacerdote Mario Ghiglione di Binerio, nato a Villalvernia, distretto di Voghera, nel 1885, e appartenente alla 3a categoria. Egli vi fa anche da Amministratore, da insegnante, da assistente, da cuoco, perché quelli che lo coadiuvavano sono già tutti sotto le bandiere dell’esercito.
Il
Ministro della Guerra rinnovò l’esonero del Ghiglione sino
al 18 Marzo.
Poi
codesta stessa Commissione Centrale degli Esoneri, dietro premure di
Sua Eccellenza il Presidente del Consiglio e del Prefetto di Roma, in
considerazione che permangono tuttora immutate le condizioni di
fatto, per le quali si é ritenuta necessaria la concessione
primitiva
che
venisse rinnovato,
propose
al Ministro della Guerra che venisse ulteriormente prorogato
l’esonero.
E con ciò la Commissione si mostrava compresa delle ragioni speciali
sulle quali era basata la domanda, non essendo possibile affidare a
donne simili orfani che vanno fino ai 18 anni, né a persone
avventizie e non conosciute. Trattandosi poi di orfani del terremoto,
ed essendo l’Opera
Nazionale del Patronato
“Regina Elena” creata dalla legge per
esercitare funzioni di Stato,
sembrava
era evidente,
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perciò stesso, che gli Istituti che ricoverano i detti orfani fossero da considerarsi alla stessa stregua di quelli contemplati dalla lettera A dell’articolo I° del Decreto Luogotenenziale 17 giugno 1915 n° 887, in quanto appunto ad essi sono affidati servizi pubblici d’interesse Nazionale, essendo gli orfani del terremoto, come quelli di guerra, orfani di Stato.
Questa ragione legale valse invero a far concedere l’esonero ad altri Direttori di simili Istituti di Orfani del terremoto, come a quello di Messina Lombardia e di Palmi in Calabria.
Col
1° Giugno il Ghiglione dovrebbe presentarsi alle armi Però
L’esonero
del Ghiglione fu concesso di tre mesi in tre mesi e ora scadrebbe col
1° Giugno.
Il
sottoscritto sente di
il
dovere di
far presente a
Vostra Eccellenza
all’Onor.le
Commissione
che, malgrado tutte le ricerche fatte in
questi giorni a Roma e fuori,
non fu possibile trovare fin qui come poter sostituire il Ghiglione
nella vita di vero sacrificio che egli va svolgendo a pro di questi
Orfani. Il suo allontanamento avrebbe quindi per dolorosa conseguenza
la chiusura della Colonia Agricola, e l’abbandono di tanti poveri
fanciulli.
Né
potrebbe il sottoscritto stesso sostituire il Ghiglione, non potendo
egli immobilizzarsi, perché deve vigilare e attendere a parecchi
altri Istituti simili aperti in diverse parti d’Italia per
l’orfanità derelitta; e, specialmente in questi momenti difficili
deve pensare a trovare pane e vestito per molti di quegli infelici.
Tutto il Personale suo
che
aveva
disponibile é già sotto le armi
Chiede
quindi rispettosamente a
Vostra Eccellenza
all’Onor.le
Commissione che si degni
di
interporre la sua valida ed alta parola presso Sua Eccellenza il Sig.
Ministro della Guerra perché non sia
rinnovare
al Ghiglione il concesso esonero perché non sia
distrutto un Istituto che si é sempre prestato alle Autorità per il
ricovero, l’educazione e l’assistenza di orfani e di giovani
discoli.
Quell’Orfanotrofio - Colonia Agricola interessa anche il bene e l’ordine pubblico; e la chiusura di tale Istituto, che sorge alle porte di Roma, accrescerebbe in questi critici momenti il disagio della popolazione.
Il
Ghiglione Mario in quella azienda di
é
veramente
indispensabile e insostituibile,
e concorre, con una vita piena di sacrifici e senza remunerazione, a
dare alla Patria dei
giovani moralmente sani e cittadini laboriosi ed onorati.
Mentre
il sottoscritto esprime a Vostra Eccellenza e a Sua Eccellenza il
Ministro della Guerra tutta la profonda gratitudine sua e degli
orfani, ha quindi
piena fiducia che il
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lavoro e i sacrifici di tanti anni non andranno dispersi, ma che, sapientemente investendosi del caso eccezionalmente pietoso, si vorrà continuare dallo Stato a mantenere agli Orfani di Monte Mario la necessaria e indispensabile assistenza, perché crescano all’onesto vivere civile per le più alte fortune d’Italia.
Di Vostra Eccellenza