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[Copia Dattiloscritta]
Anime! Anime!
Tortona, 1° Novembre 1937.
Caro Don Cesare,
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!
Ho ricevuto la gradita tua del 25 Ottobre, e ti dico che mi ha fatto proprio molto piacere per le varie buone notizie che mi hai dato.
Mi ha fatto pena che il caro Arroyo debba essere operato di appendicite, però non è più oggi una operazione pericolosa, digli di non temere, di farsi coraggio e di avere ogni fiducia nella SS. Vergine. Non solo pregherò per lui ma gli mando di gran cuore una speciale benedizione, e desidero che egli mi scriva; tu pure mi manderai notizie quanto prima.
E così anche del Ch.co Silva: confortamelo molto e dammi sue notizie. Lo benedico.
Approvo che Solano, Punta, Morellati, Garuffi, Genovese e Mattei diano gli esami, - e se si potesse mai presentarne alcuni altri, oh! sarei molto grato a te e a chi si presenterà , con animo volonteroso e con alto spirito di valersi del titolo per meglio servire Gesù Cristo, la Congregazione, e darsi alla salvezza di tanta povera gioventù.
Come avrai sentito, sono stato ricevuto in Udienza privata dal Santo Padre, e gli ho chiesta una specialissima benedizione Apostolica per voi altri della Casa di formazione di Lanus. Ed Egli mi chiese notizie di voi, del vostro numero, dell’affidamento e speranze che date, e poi con sentimento di grande soddisfazione e con voce che sentiva del suo cuore di Padre, mi diede l’incarico di mandarvi “tutta la sua benedizione, con i suoi voti perché tutti abbiate a mantenervi costanti e fedeli alla vocazione”. Ciò che ora faccio con la più grande gioia, ben lieto che la piccola schiera vada crescendo di numero e di buono spirito.
Prego sempre per te, che la SS. Vergine ti assista, e per tutti voi, che Dio sa quanto mi siete carissimi.
Aspetto con spirito di viva attesa la contabilità: bisogna che quelli di Victoria mi capiscano una buona volta su questo punto, e che mi ascoltino da buoni religiosi, anche su questo punto della buona amministrazione e della più oculata economia: ti prego di insistere e di fiancheggiarli. Poco importa se le famiglie ritirano i ragazzi, basta non avere debiti. Se vedrò che si terrà d’acconto, disporrò che a Claypole di faccia anche un comedor capace: bisogna pregare, e cercare anche qualche nuova Benefattrice o Benefattore. Il 14 Novembre entro negli Esercizi Spirituali: pregate tutti che possa farli
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bene.
Fa che i tuoi probandi e novizi siano sempre allegri santamente nel Signore: bandisci e scaccia dalla casa la malinconia e la pietà malinconica, che è una pietà falsa: i santi erano tutti di lieto animo. Servite Domino in laetitia! “Scrupoli e malinconia, via da casa mia” diceva San Filippo Neri.
La allegrezza nasce in noi principalmente dalla purità della nostra coscienza, dalla grazia dello Spirito Santo che si diffonde nei nostri cuori, e dall’abbandono nella fede e fiducia nella Divina Provvidenza.
Fa sentire a codesti miei cari figli in G. Cr. quanto è dolce e lieta cosa servire il Signore e corrispondere alla nostra vocazione. L’ilarità è un gran de aiuto a servire il Signore, e i buoni canti sia in chiesa che fuori.
Tu poi raccomandati sempre alla SS. Vergine, ne avrai grande aiuto.
Il Signore sia sempre con voi, o carissimi! Vi conforto ad una vita di amore a Dio, e di virtù, e a vivere lietamente in Domino.
Vi benedico tutti e ciascuno di gran cuore.
Vostro Don Orione
P. S. Non ho tempo a rileggere
[Per copia conforme D. Lorenzo Nicola 28 - 8 - 53.]