V070T133 V070P162
[Minuta]
Gentilissimo
Distintissimo Signor G.
Ravano,
mio
insigne Benefattore mio e del Cottolengo Genovese,
Ritorno
ora da Genova, dove pur troppo non ho
potuto
mi fu dato trattenermi di più per incontrarmi con la Signoria Vostra
come pur desideravo poiché
da due qualche giorno che sono.
Oggi
ho potuto parlare abbastanza a lungo col fratello
di
fratello di Lei Conte
Agostino.
Devo
dirLe che Egli è rimasto mol
bene impressionato e
mol
ben disposto quanto ad incontrarsi con Lei, e ad un accordo. Solo mi
disse che preferirebbe che
Ella volesse, - magari in un breve promemoria
esposto dattilografato e non firmato, diretto a me, dirgli
fargli conoscere il suo punto di vista come Lei ritiene, nel Suo
amore di fratello, che gli potrebbe giovare. Egli prenderà
con
con la migliore disposizione prenderà in esame la proposta della
Sig.ria Vostra
di Lei e direttamente o per mio tramite Le darà
sollecita risposta
risponderà con ogni sollecitudine.
Si
vede che, forse, non
si
nel timore di
po di non sapersi contenere a posto
che nella conversazione si avesse [a]
trascorrere nel dire con qualche parola che potrebbe
potesse guastare, - egli gradirebbe
preferisce tenere nei
suoi primi passi approcci,
per ora questa via.
Mi
è assai
E poiché Lei lo conosce, Le direi di accontentarlo.
Io
ne spero bene e prego Iddio di assisterli e porre
Loro
di affrettare alla Loro Casa la sospirata pace.
Con ogni devoto ossequio, che vorrà estendere alla Sua distinta Signora, mi onoro dirmi di Vostra Signoria
Obbl.mo
e dev.mo servitore in G.
C.
X.sto