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[Minuta]

Caro Don Luigi,

date ascolto a me: voi venitevene con Don Orione e.

Continuate a vivere da buon Sacerdote cercando anzi cercate di migliorarvi sempre di più desiderando prepararvi del bene per la anima vostra, e di ajutarmi più che potrete a fare del bene, con l’ajuto la grazia di Dio.

E anche se da me nei miei Istituti dovrete soffrire un poco o nel vitto o in altro, sopportate tutto, e siate contento di patire qualche cosa per l’amore di Dio e per la santificazione della vostra anima, cioè per farvi dei meriti per l’eternità. Voi oramai l’avete capito che Don Orione vi vuole bene in Domino, e vi saprà compatire, come Voi saprete compatire me e quegli altri.

Io vi dico che ci daremo insieme la mano per fare del bene al prossimo e della carità ai poveri, e che non vi abbandonerò né da sano né da ammalato.

La Divina Provvidenza non vi lascerà ci ha lasciato mancare mai il necessario e, anzi proverete delle consolazioni nel vostro spirito che forse non le avete sentite mai.

Col tempo io intendo anzi di farvi ritornare a San Remo, se non stabilmente, ma almeno per un po’ per il vostro morale, sia davanti al clero della Città che al popolo che vi conosce.

Per ora vi direi di andare a Roma, alla Chiesa di Tutti i Santi, in via Appia Nuova 126, e vi unisco qui una lettera di presentazione, e scrivo avanti là.

Là ci ritroveremo presto, perché presto io pure dovrò essere pure a Roma.

È bene che dopo questo dispiacere desidero che andiate per un po’ a confortarvi là dove sono i Monumenti più venerandi del Cristianesimo, e poi combineremo in Domino.

Al Canonico vi direi di non dite che venite da me, glie lo scriverete dopo. Dite che, prima di farvi barnabita, ci volete pensare e fare magari gli Esercizi Spirituali.