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[Minuta dattilografata con correzioni autografe]
Tortona, 9 Dicembre 1939. XVII
Distintissimo Signor Presidente
dell’Ospedale Civile di Tortona,
Il
Sac. Bariani mi ha comunicato che la Signoria Vostra attende che la
Vi presenti altro mio Sacerdote per la cura spirituale dei malati
dell’Ospedale.
La
Vi ringrazio, signor Presidente, dell’atto benevolo, Ella
vorrà
ma vorrete comprendere che la presentazione
e nomina a Rettore dell'Ospedale dipende dalle Autorità
Ecclesiastica competente, che é Mons. nostro Vescovo: Egli solo può
disporre.
E
giacché mi
si presenta l’occasione, mi par conveniente far conoscere che non
vorrei si pensasse ch’io
che
da noi si
rimanga male, quando altri venga a sostituirci all’ospedale.
Alcune
Più decine d’anni fa il Vescovo di allora pregò che ne
assumessimo la cura spirituale; cominciò
Don Sterpi, e poi oltre trent’anni fa, seguì Don Zanocchi, poi
altri.
Per motivi che sarebbe prolisso dire, in quelle contingenze un
Sacerdote del
Clero
secolare difficilmente poteva
mettersi
avrebbe
potuto
stare
all’Ospedale, mentre, sino
a questi ultimi giorni
non gli
si passava neppure il vitto.
Ora, grazie a Dio, cambiati uomini e governo, anche pel Rettore dell’Ospedale di Tortona le condizioni sono migliorate.
Oggi
poi Sua Eccell. Mgr. Vescovo ha pure
disponibilità di clero
Sacerdoti,
onde non vedo più la ragione che noi
restiamo
noi
si resti,
quasi a togliere un posto al Clero della Diocesi mentre
ho tanto bisogno di sacerdoti.
Non
vorrei
devono,
quindi,
si
avesse
aver
riguardi fuori luogo verso dei
i Figli della Divina Provvidenza: noi siamo già felici di quel po’
di bene che, con l’aiuto di
Dio
del
Signore,
s’è potuto fare all’Ospedale
in tempi alquanto difficili.,
e d’esser stati chiamati, senza alcun nostro merito, all’alto
al privilegio di servire Cristo nei poveri malati.
Il
nostro compito mi sembra, ora
dunque,
finito; onde
per
cui non mi resta che
chiedere scusa a
Dio e agli uomini,
per
i miei sacerdoti che si succedettero nella cura spirituale
dell’ospedale
se non abbiamo degnamente adempito a sì gran ministero.
La
Vi prego, Sigr.
Presidente,
di voler gradire
Sigr.
Presidente
ogni mio
ossequio ed
avermi,
mentre
mi onoro dirmi della Signoria Vostra