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dalla
Lettera di Mons. di Monde
Mende Dall’"Osservat. Catt. 12-13 Aprile 1892, n° 83
«Carissimi fratelli,
Il Nostro Santo Padre il Papa, commosso dalle nostre discordie politiche, ancor più commosso dalla guerra fatta in Francia alla Religione ci consiglia ad unirci fortemente per sostenere gli interessi di Dio, della Chiesa, delle anime.
Ora i Consigli municipali devono trattare molte cose concernenti la religione e molti, anche nel nostro dipartimento, presero deliberazioni contro la religione. È quindi importante non far entrare nei Consigli che buoni cristiani.
Voi dovete chiedere e far chiedere a ciascuno dei candidati di prendere impegno di sostenere pienamente, nel Consiglio, gli interessi della Religione; se il candidato non si impegna formalmente, voi siete tenuti in coscienza a rifiutargli il vostro voto.
Considerate che, se un candidato eletto da voi senza aver fatto questa premessa avesse poi a proporre e far accettare un provvedimento antireligioso, ne sareste responsabili verso Dio, verso la Chiesa, verso la vostra coscienza, e dovreste accusarvi in confessione di aver portato al potere un persecutore della Chiesa».
Dato a Mende
+ Narciso, Vescovo di Mende
«Non vi sarà una voce sola in tutta la Francia Cattolica per applaudire ad una esposizione sì calma e sì ferma dei doveri cui sono tenuti in coscienza i cattolici allorché si tratta di decidersi sulla scelta di un candidato i cui voti devono avere una ripercussione sugli interessi religiosi».
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circa tale lettera «Univers»
i nobili principi di fratellanza e di umanità: chi più della Chiesa santifica e divinizza? .
La scienza è pel Sacerdote un dovere, un ornamento, una forza: ministro di G. Cr. il Sacerd. è luce del mondo, angelo del Dio degli eserciti, i popoli attingono dal suo labbro l'intelligenza del giusto e del vero siano diretti nella via della salute e della pace è necessario che abbracci la scienza con intenso desiderio del cuore e forte adesione dell'animo così l'Angelo delle Scuole.
L'uomo
ha bisogno di essere stimolato dalla necessità, svegliato dalla
emulazione, infiammato dal contrasto uscirai potente ad convincere
esortare nella sana dottrina ed a convincere i contradditori la calda
energia di sentire.
A Voi è riservata la gloria di ridestare, a voi di trasfondervi tale potenza di vita ed efficacia di successo. Lo spirito più rinato del mondo cattolico.
Uniti nell'amore operoso alle anime e nella comunanza di fecondi pensieri e di santi affetti «prostrandomi sulla tomba del grande Pontefice, mi troverò sempre unito con voi: dal mio e dal vostro cuore uscirà sempre il medesimo grido: - Viva Gregorio VII! Viva il Pontefice della libertà ed indipendenza d'Italia!»
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Dall’«Osservatore Cattolic» 1892 N° 89 (20 -21 Aprile) 1892.
«la
nostra
politica d'Italia è polit. di violenze e di astuzie non sono animato
da nessun sentimento ostile all'Italia; ma rimprovero alla
rivoluzione di aver misconosciuta la forza incomparabile che sta nel
Cattolicesimo e il Papato e di aver fatto l’unità non col
Papato; ma contro il Papato.
La questione romana esiste né può essere ignorata. Presto o tardi dovrà essere risolta. Bisogna che l'indipendenza e la libertà della S. Sede siano pienamente assicurate, e perciò non si tratta di distruggere, ma di riordinare l'Italia».
Nessuno deve mancare all'appello della coscienza umana e della religione, contro un tentativo che minaccia l'esistenza della società cristiana nella sua base naturale, la famiglia.
Tu hai ereditato lo spirito e la forza -- tacere avanti a tanta empietà è smentire il carattere di cattolico
….leggi inconciliabili con la coscienza cattolica. Vi dirò con un Vescovo dell'Austria superiore «La Chiesa Cattolica può vantarsi che nessuno mai l'abbia vinta nell'amore alle scuole e all'istruzione della gioventù a Lei affidata, può vantarsi d'aver tratta l'Europa dalla barbarie»
«La Chiesa rispetta il potere secolare stabilito da Dio; ma che questi si arroghi il supremo giudizio, l'ufficio di Summus Pontifex, nelle cose di Religione, essa nol potrà mai tollerare».
Mons.
Vesco
Doppelbauer - Vescovo.
……la Chiesa ed il cattolico a Lei fedele non capitolano: i diritti inalienabili.
….Cristo deve regnare in Italia! si lavori con animo alacre e virile. necessita d'agire e d’imitare i cattolici stranieri nell’operosità e nella organizzazione. Siate giovani cattolici, chiamati ad alti destini, ma in ogni cosa l'esordio è difficile e faticoso. Per procedere avanti occorrono due cose:
1° Confidenza e convinzione nella bontà della causa.
2° Procedere concordi ed a forze unite.