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Dall’«Osservatore Cattolic» 1892 N° 89 (20 -21 Aprile) 1892.
«la
nostra
politica d'Italia è polit. di violenze e di astuzie non sono animato
da nessun sentimento ostile all'Italia; ma rimprovero alla
rivoluzione di aver misconosciuta la forza incomparabile che sta nel
Cattolicesimo e il Papato e di aver fatto l’unità non col
Papato; ma contro il Papato.
La questione romana esiste né può essere ignorata. Presto o tardi dovrà essere risolta. Bisogna che l'indipendenza e la libertà della S. Sede siano pienamente assicurate, e perciò non si tratta di distruggere, ma di riordinare l'Italia».
Nessuno deve mancare all'appello della coscienza umana e della religione, contro un tentativo che minaccia l'esistenza della società cristiana nella sua base naturale, la famiglia.
Tu hai ereditato lo spirito e la forza -- tacere avanti a tanta empietà è smentire il carattere di cattolico
….leggi inconciliabili con la coscienza cattolica. Vi dirò con un Vescovo dell'Austria superiore «La Chiesa Cattolica può vantarsi che nessuno mai l'abbia vinta nell'amore alle scuole e all'istruzione della gioventù a Lei affidata, può vantarsi d'aver tratta l'Europa dalla barbarie»
«La Chiesa rispetta il potere secolare stabilito da Dio; ma che questi si arroghi il supremo giudizio, l'ufficio di Summus Pontifex, nelle cose di Religione, essa nol potrà mai tollerare».
Mons.
Vesco
Doppelbauer - Vescovo.
……la Chiesa ed il cattolico a Lei fedele non capitolano: i diritti inalienabili.
….Cristo deve regnare in Italia! si lavori con animo alacre e virile. necessita d'agire e d’imitare i cattolici stranieri nell’operosità e nella organizzazione. Siate giovani cattolici, chiamati ad alti destini, ma in ogni cosa l'esordio è difficile e faticoso. Per procedere avanti occorrono due cose:
1° Confidenza e convinzione nella bontà della causa.
2° Procedere concordi ed a forze unite.