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[Da copia dattilografata]

Tortona, li 24 Febbraio 1940.

Anime e Anime!

Eccellenza Rev.ma,

Le bacio il Sacro Anello e vengo a risponderLe in merito al Sacerdote raccomandatomi.

Se sulla condotta morale di lui non c'è nulla che si riferisca a debolezze con ragazzi o uomini, potrei forse destinarlo ad una Casa che la Divina Provvidenza tiene a Reggio di Calabria, ma è Casa dove sono ragazzi ed è anche Casa un po’ troppo esposta. Questo scrivo riferendomi alla domanda di collocare il detto Sacerdote in un punto non lontano dalla residenza della Madre.

Bisognerebbe, in ogni modo, che avesse dato segni di vero ravvedimento, anche perché la povera Calabria sopra tutti i suoi bisogni necessita del buon esempio di noi Sacerdoti.

Perdoni, Vostra Eccellenza, se non Le scrivo tutto di mio pugno come delicatezza vorrebbe; tengo ancora il letto benché, grazie a Dio, il pericolo sia scomparso.

Rinnovo i più devoti sentimenti di venerazione, sempre lieto e onorato di poter fare qualche cosa che La possa consolare.

Si degni pregare per me, e mi abbia Suo umile servitore

A Sua Eccellenza Rev.ma

Monsignor Vescovo di Acireale