V071T051 V071P064
[Lettera scritta su di un modulo telegrafico]
Anime e Anime!
Genova, il 18 Maggio 1925.
Nobile Signora,
Sono fuori casa e mi valgo di questo modulo, perché privo di carta migliore.
Giunsi ieri mattina a Tortona, e trovai la Sua lettera.
Il Conte non ha (che mi risulti) mai promesso di provvedere al Santuario con delle Somme, né io ho mai detto questo, perché non è vero, e ciò mi riesce affatto nuovo. Ci fu - è vero - qualche persona che mi avvicinò e cercò insinuarsi, perché io dicessi al Conte di fare etc.; ma io venni al letto del Conte per aiutarlo nell'anima, come Egli mi aveva fatto promettere quando era sano, e mi astenni anche dall'introdurgli in camera (come del resto era mio dovere) chi voleva valersi di me per essergli presentato.
Mi fa pena che ora si abusi del mio nome. - Ma la verità è questa.
Non ho voluto tardare a scriverla.
De resto Signora Contessa, io spero essere a Roma a giorni: amavo tanto trovarmici per la Canonizzazione del Beato Canisio, atleta della Fede.
Venendo mi farò presente.
Gradisca ogni ossequio.
Dovrò poi andare anche a San Severino.
Iddio La conforti e La benedica con i Suoi Figli e così la Madonna SS.
Dev.mo Suo Servo
Sac. Orione della Div. Provvidenza