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Convitto Paterno Tortona

Scuole Elementari-R. Complementari-

Regio Ginnasio-Istituto Tecnico

Anime e Anime!

Tortona, li 4 Marzo 1926.


Nobilissima Sig.ra Contessa,

La grazia e la pace di Nostro Signore siano sempre con Lei e con i Suoi Figli!

Ricevo la gradita Sua lettera del 2 corr.

Molto volentieri mi adoprerò perché il desiderio della N. Donna Maria Salviati

e del Bendoni sia appagato.

Presto dovrò ritornare a San Severino.

Forse Ella ancora non sa che mentre il Sig.r Sergio Gentile ha offerto una sua bella casa per trasportarvi il Ricovero, ho trovato difficoltà da parte di certi membri di Opere pie, per cui, in due giorni che mi fermai a San Severino, ebbi un continuo da fare.

E dovrò tornarvi; preghi un po’!

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Sono ben onorato di iscrivere la Sig.ria Sua nella nuova Associazione delle Dame della Divina Provvidenza, e Le sarò tenuto se volesse favorirmi indirizzi di buone persone, alle quali manderei il nostro giornaletto; e così veda se potesse animare altre distinte Signore ad iscriversi; farò la Signoria Vostra Presidente delle Dame per le Marche.

Io amo tanto le Marche regione e terra di santi! E poi basterebbe Loreto. Sa che la notte dal 1 al 2 Marzo feci un bel sogno? Mentre ero nell'Ospedale di Venezia, e assisteva un mio Sacerdote, malato tanto, (pensi che gli hanno tolto un rene) (giovane di 27 anni, figlio di un Avvocato, rimasto orfano di entrambi i genitori nel terremoto di Avezzano con due fratelli più piccoli) - mi appisolai, perché era la terza notte che stavo sù, su un seggiolone presso del malato. E mi vidi davanti il Sig.r Conte Giovanni, bello, contento, tutto in movimento, come non lo avevo mai visto. E di lì a un poco compare anche la Contessa Decia, ed Egli le fece festa, e poi la lasciò con me, e se ne andò, ma con un passo da giovane. E allora mi voltai alla Contessa, e mi sono ricordato che il Sig.r Conte era morto. E ho detto alla Sig.ra Contessa Decia: ma, come mai? Non è morto il Conte? Ed Essa mi guardò, e si mise a sorridere, e mi sono svegliato. Ed ho pensato poi tra me: che il Sig.r Conte si prepari a venir a prendere la Sorella? Oppure che abbia voluto raccomandarmela lasciandola così con me? Basta, fatto sta che sono rimasto tanto tanto consolato! Il Signore talora conforta anche con i sogni. Sia benedetto il Signore!

Benedico di gran cuore a Lei, alla Sua Laura e ai figli – la prego de’ miei ossequi alla N.D. Maria Salviati, che Gesù ci tenga nel Suo Cuore Sacratissimo.

In N. Signore e nella Santa Madonna

Obbl.mo Suo

Sac. Luigi Orione

della Div. Provv.za