V071T066 V071P078

In carta da bollo da L. 1,20

Bandito, presso Bra, il 13 Agosto 1913.

Mi impegno, io sottoscritto, di entrare a far parte del personale che i Rev.di Sacerdoti Carlo Sterpi e Roberto Risi adibiscono nei loro Collegi, nelle loro Case religiose, e nelle loro Colonie Agricole.

Mi obbligo di esattamente e scrupolosamente osservare le regole tutte e le disposizioni che agli stessi Sacerdoti Sterpi e Risi piacerà dettarmi e dettare per i loro Istituti, riconoscendo loro sin d'ora il più ampio e illimitato diritto di destinarmi in quel luogo che a loro, o chi per essi, piacerà meglio, e di applicarmi a quelle mansioni e a quegli uffici che gli stessi riterranno più conformi alle mie attitudini.

Riconosco ai Rev.di Sacerdoti Sterpi e Risi la facoltà di licenziarmi in qualunque tempo, senza preavviso di sorta, e senza obbligo da parte loro di dover darmi conto del provvedimento preso a mio riguardo e a mio carico.

Mi impegno per il caso in cui, per qualsiasi ragione, mi dovessi allontanare dai suddetti Sacerdoti Carlo Sterpi e Roberto Risi, o loro facenti vece, - a nulla pretendere per alcun titolo, o sotto qualsiasi forma, come compenso delle mie prestazioni personali, intellettuali o materiali.

Ringrazio i Rev.di Sacerdoti Sterpi e Risi di avermi con paterna amorevolezza accolto fra i loro adepti; protesto loro per tale inestimabile beneficio tutta la gratitudine che di deve dal beneficato riconoscente ai proprio Benefattori.

Dichiaro che tutto ciò che posseggo in beni immobili e mobili sono proprietà degli stessi Sacerdoti Carlo Sterpi di Giovanni, da Gavazzana, e Roberto Risi del fu Luigi da Staghiglione, e non sono proprietà mia, - e mi obbligo quindi a loro richiesta di passarla o in testa a loro o di cederla a chi essi mi diranno e per quel prezzo che essi determineranno, e di fare tutto questo senza pretendere alcun rimborso neanche per i miei disturbi.

Intendo con il presente atto, fatto tutto e firmato da me, nel pieno possesso delle mie facoltà e nel libero e pieno uso di mia ragione, di obbligare i miei eredi naturali a rispettare la mia volontà, che cioè alla mia morte tutto ciò che posseggo intendo che passi in parti eguali ai Sig.ri Don Carlo Sterpi di Giovanni nato a Gavazzana,

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e a D. Roberto Risi del fu Luigi di Staghiglione che legalmente e nel migliore modo chiamo eredi di ogni mia sostanza in beni mobili ed immobili.

In Fede.

Sacerdote Orione Giovanni Luigi

del fu Vittorio, nato a Pontecurone.