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[Per la Madonna) Da A. l,
l'Opera della Div. Provv - anno IV° - n° 2 Tortona 15. Novembre 1906]
A Monte Spineto
I poveri Eremiti della Divina Provvidenza si avviarono da paesi lontani, e sollevando lo sguardo pieno d'amore verso Monte Spineto, commossi ti hanno salutata, o Vergine benedetta: Ave, Maria! Com'è dolce questo saluto! È il saluto di chi annunciava alle genti la pace da lungo tempo sospirata e pianta; è il saluto che a Te annunciava, insieme con quella del figlio di Dio, la maternità di tante anime afflitte e desolate che a Te, o Immacolata, dovea presentare il Cristo, lavate nell'onda purissima del Sangue Suo Divino. - Ave Maria! Cara e dolcissima Madonna mia, con quanta effusione noi abbiamo pianto ai piedi del Tuo altare, dopo tanto tempo che non eravamo più venuti! Ma tu ci hai riconosciuti ancora, o Madre: vedi, siamo sempre i tuoi poveri figli! Abbi misericordia di noi, o Madre delle divine misericordie! Tieni le tue braccia e il tuo cuore sempre aperto,
affinché sul tuo seno troviamo conforto e vita.
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Ave, Maria! - Fissando gli occhi sul tuo Simulacro, o dolcissima Madre nostra, abbiamo sentito che tu sei qualche cosa più che umana creatura: traspare dall'umano sembiante quella bellezza ineffabile, che è l'ornamento più fulgido creato da Dio per il Paradiso.
Ave, Maria! e noi ti salutiamo, umile ed alta più che creatura, Vergine bella di Monte Spineto, che in soavissimo atteggiamento mostri il tuo divino Figliuolo in atto di benedirci! Salve, o beata! da vivido fuoco di una fede profonda e tranquilla atteggi l'aspetto verginale al lieve sorriso di un'estasi materna.
Ave, o Maria! che tutte quante le eresie schiacciasti col tuo piede verginale, - fuga col folgore dei tuoi occhi i nemici immondi, o tutta pura: dirada le tenebre che minacciano confondere i tuoi figli, o fulgida stella del mattino! Tra il profumo dei fiori della ginestra, tra un'onda di luce e un azzurro immenso di cielo, tra le lacrime e la fede di tutta la mia tenerezza figliale, accogli, o Pia, o Bella, o Clemente, le preghiere dell'anima: salva e santifica il tuo popolo.
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Ave, o Maria! - Le generazioni passeranno dinanzi a Te venerandoti, piene d'ammirazione e di speranza, e diranno commosse: qui è discesa dal Cielo la Madre nostra!
E qui verranno i Figli della Provvidenza, camminando per mari e per monti agli
splendori del tuo volto, o Madre adorata; e con essi verranno da regioni lontane le barbare tribù a posare qui l'arco e la faretra e la natia ferocia.
Ave, Maria! - Tutte le genti ti diran beata: d'indole e di costumanze e di colori diversi, e di diverso linguaggio, e di terre fino allora divise e nemiche, o Vergine, ai tuoi piedi io vedo popoli abbracciarsi e parlare un solo linguaggio; e, fatti uni di fede e di Madre, sollevare da queste altitudini l'inno grande dell'amore a Gesù. - E i secoli, come scrissero i tuoi prodigi, così andranno ripetendo le tue lodi immortali. Ave, Maria!
Sac. Orione