V071T196 V071P163
[Per la Madonna Da A. l, l'Opera della Divina Provvidenza - Tortona 1 Aprile 1907]
La Madonna della Divina Provvidenza
Per tante vicende dolorose, quando ancora si aveva la casa, come si suol dire, in testa, abbiamo dovuto portare la nostra Santa Madonna della Divina Provvidenza lontano da Tortona, in una Casa dell'Opera più sicura e più nostra. Ma ora, che, per l'aiuto di
generose Benefattrici, si è potuto acquistare in Tortona questa bella Casa della Divina Provvidenza, veniva di suo piede che la nostra SS. Madre dovesse tornarsene qui, tra i primi suoi figli, e dove aveva già mostrata tanta celeste e materna protezione.
Fin qui era rimasta affidata all'Istituto che abbiamo a San Remo, dove la pietà di quei cari Figli della Divina Provvidenza, Chierici e giovani, l'avevano circondata di tanta venerazione e dove operò grazie e prodigi segnalatissimi, come a suo tempo diremo.
Andò dunque don Orione a prendere la nostra Santa Madre della Provvidenza, e sabato 23 Marzo, Essa giunse a Tortona, sospirata e accolta con inesprimibile gioia di tutta la Casa: fu una festa di giocondità indimenticabile per slancio di amore e di fede verso la Madonna SS.
Due bei cuori d'argento, inquadrati, accompagnavano la Madonna SS.ma, e molti oggetti di oro, anelli, braccialetti, spille. I cuori d'argento ricordano due grazie straordinarie fatte dalla Madonna mentre era nella città di San Remo.
Un fanciullo era caduto dal quinto piano di un alto palazzo; egli gettava sangue dalla bocca, dal naso e dalle orecchie, - più medici accorsi l'avevano dato per morto, non c'era più speranza di salvarlo dalla morte, ma fu guarito miracolosamente dalla Madonna della Divina Provvidenza e subito con meraviglia di tutti.
L'altro cuore d'argento ricorda la grazia fatta dalla nostra Santa Madonna ad una madre disperata; aveva essa un figlio e le moriva, - non c'era più nessuna speranza. Allora la desolata madre corre piena di fede davanti alla dolce Madonna nostra, si getta lunga, distesa ai piedi dell'altare, guarda piangendo la Vergine benedetta, la prega, la chiama, risoluta di non muoversi di là finché la Madonna della Divina Provvidenza non le abbia fatto la grazia, finché non le restituisce salvo suo figlio.
V071P164
E la Madonna la esaudisce, il figlio è guarito con stupore di tutti, e la povera madre va consolata e felice.
Ecco, questa è la Madonna SS.ma della Divina Provvidenza, questa è la fonte viva di grazie celesti che D. Orione ha portato a Tortona. Essa venne accolta dai Sacerdoti e dai Chierici e dai giovani dell'Istituto, vestiti a festa, sulla soglia di Casa, e portata processionalmente, cantando il Magnificat, mentre era tutta raggiante di luce e in una nube di incenso, sino alla nuova Chiesuola: fu un momento di commozione dolcissima. Fu portata dai nostri Chierici italiani e tedeschi, circondata dai Sacerdoti e Chierici; - il Sacerdote della Casa più anziano di età andava a destra portando un cero in rappresentanza di tutti i Sacerdoti della Congregazione: un Eremita, frate Romualdo, a sinistra, con altro cero, in rappresentanza degli Eremiti; poi veniva Pasquale Rotta fratello professo in borghese, poi altro cero portato da un Chierico coi voti, altro da un novizio, altro da un probando, altri da giovani venuti dalle nostre Colonie Agricole, altri ceri recati da giovani studenti e artigiani della Casa della Divina Provvidenza, in rappresentanza degli studenti e
lavoratori delle altre Case.
Che momento di soave tenerezza fu per tutti, quando la Vergine Santa entrò in Chiesa e fu collocata là, come Madre e Regina della Casa della Divina Provvidenza, sovra l'altare tutto illuminato!
D. Orione celebrò la S. Messa pro benefactoribus, tutti fecero la S. Comunione, e poi parlò della Madonna e ricordò tanti altri figli della Provvidenza e le tante grazie ricevute.
Nella stessa mattina giunse da Genova il bellissimo cuore di argento, dono di illustre Dama della Divina Provvidenza; esso dovrà posare sul Cuore della Madonna; è alto 30 centimetri e largo 17, sospeso da catenella d'argento di un metro. Entro saranno riposti tutti i nomi delle Dame della Divina Provvidenza e dei Benefattori.
V071P165
Questa funzione non si poté compiere la festa dell'Annunziata, perché il rito non comportava si cantasse la Santa Messa, ma furono però celebrate le Messe pro benefactoribus. Si farà quanto prima alla presenza della Ill.ma Signora Baronessa Marianna Garofoli Cavalchini e di altre Nobili Signore in rappresentanza di tutte le Dame della Divina Provvidenza sparse in Italia e all’estero.
Dietro alla Madonna giunsero tosto da San Remo, dall'Ill.mo Sign. Giovanni Parodi, due magnifici cesti di fiori. La palma vescovile, inviata dalla Mamma di Monsignor Vescovo, venne posta a destra dell'altare, sostenuta da un angelo.
O dolce Madonna mia della Divina Provvidenza chi non ti pregherà?
Mia Santa Madonna, aprimi le braccia; sopra di noi, sopra di tutti apri quelle tue sante braccia piene di misericordia!
Protesta - Conformandoci ai Decreti della Chiesa, per ciò che riguarda miracoli ecc., non prestiamo né chiediamo altra fede che l'umana …..