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[Per la Madonna Da A. l, l'Opera della Divina Provvidenza, - 1° Maggio 1908]
Una visita alla Madonna della Divina Provvidenza
L'ho veduta! l'ho veduta la Madonna SS. della Divina Provvidenza.
Ho veduto la bruna statua che si stacca luminosa dallo sfondo della Cappella di D. Orione, mostrandomi collo sguardo il cielo!
Ho veduto la pia schiera di fanciulli spingersi commossa, per guardare, per pregare...e, come nell'ora in cui la vedeva, il ricordo di quelle meraviglie mi commuove, mi fa piangere, mi rende felice.
Dovessi pure invecchiare... dovessi vedere i miracoli della natura e dell'arte... o dolci momenti ai piedi di Maria... o Immagine benedetta, o cuori d'argento piccoli e grandi, o voti di riconoscenza, o pia ressa di giovanetti, mai mai vi dimenticherò!
Perché mi commuove tanto questo ricordo?
Perché né miei sogni, la notte, vedo sempre scintillare come stelle in cielo quelle sfolgoranti parole che io leggevo sovra l'altare: Ave, Maria?
Perché mi caddero le lagrime, guardando l'immagine santa, baciando il grande rosario benedetto che ha toccato la statua privilegiata?
Si è che questi ricordi non sono solo di quelli che commuovono, rapiscono; essi ravvivano e fecondano.
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Avevo sete di fede! Quell'atmosfera di dubbio che si respira nel mondo era penetrata a poco a poco nell'anima mia, e la inaridiva.
Le era necessaria, come lo è ai polmoni, una atmosfera più pura, più imbalsamata, più celeste.
O Madonna della Divina Provvidenza, è intorno a Te ch'io l'ho respirata!
È ai tuoi piedi che la mia anima s'è aperta alle cose del cielo, e che il miracolo è diventato per essa come una cosa naturale; a quest'ora essa grida colla gioia d'un cuore soddisfatto: io credo! Io credo!
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Avevo sete di speranza! Tutto sembrava morto, e dappertutto risuonavano quelle dolorose parole: è finita per la società e per l'Italia! Crociate, per proclamare la divinità di Gesù, la potenza di Maria, la forza della Chiesa Cattolica!
No, non è morta l'Italia che si leva e se ne va in questo mese di maggio a baciare i piedi della Santa Vergine... e poi ritorna, colla fronte alta e raggiante come se avesse ricevuto una comunicazione celeste, come un sangue nuovo le scorra nelle vene.
E, in presenza della società e dell'Italia che, collo sguardo volto verso il cielo aspettano fidenti, chi dunque non griderebbe: io spero? io spero?
Avevo sete di carità ! O Madre mia, o mia Madre del Cielo! Io non posso dire ciò che è avvenuto in me, ma sento che presso il vostro santo altare il mio cuore inaridito ha ritrovato la sua potenza d'amore santo e puro!
L'entusiasmo della folla ardente e commossa si è comunicato all'anima mia; eccomi pronto a tutto... a tutto, per voi che io amo, o Gesù Cristo, o Maria SS., o Santa Chiesa Cattolica, o mia Patria amatissima!
Sia dunque benedetto quel pio pellegrinaggio alla Madonna della Divina Provvidenza di Tortona che ha confermato la mia fede, rianimata la mia speranza, risvegliata la mia carità!
Possa io ricominciarlo ben presto!
Possa ben presto venire a rallegrare la mia anima nella tua atmosfera imbalsamata dalle preghiere fervorose dei figli della Divina Provvidenza e ribagnare di pianto i tuoi piedi verginali, o dolce Madonna della Provvidenza.