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[Minuta]
Canto 33 e S. Bernardo prega con affettuoso inno alla Vergine.
Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio
Umile ed alta più che creatura,
Termine fisso d’eterno consiglio,
Tu sei Colei che l’umana natura
Nobilitasti sì, che il suo Fattore
Non disdegnò di farsi sua fattura…
Donna, se’ tanto grande, e tanto vali,
Che qual vuol grazia, e a te non ricorre,
Sua desianza vuol volare senz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
A chi domanda, ma molte fiate
Liberamente al domandar precorre.
In te misericordia, in te pietade,
In te magnificenza, in te s’aduna
Quantunque in creatura è di bontade...
“Regina, che puoi ciò che tu vuoi” “Vinca la tua guardia i movimenti umani”
Maria “è la rosa, in che in Verbo Divino” “Carne si fece” Parad. canto XXIII
“Il nome del bel fior, ch'io sempre invoco
E mane e sera, tutto mi ristrinse
L’animo ad avvisar lo maggior foco” Parad. C. XXIII
E chiama la Vergine
“la viva stella, che lassù vince, come quaggiù vinse” Parad. c XXIII
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L’Arcangelo Gabriele scende in forma di fiamma a coronar Maria
“E tutti gli altri lumi facean sonar lo nome di Maria” Parad. c. XXIII
E tutti gli spiriti angelici cantavano cantavano il Regina Coeli
“Regina coeli cantando sì dolce, Che mai da me non si partì il diletto”
Al Canto 31° S. Bernardo addita a Dante la più gloriosa delle creature, la Madre di Dio.
E Dante dice…
Che ai canti di mille Angeli festanti vide “Ridere una bellezza, che letizia Era negli occhi a tutti gli altri Santi”
Nel Canto 32° dice di riguardare nella faccia
“che a Cristo più s’assimiglia, ché la sua chiarezza sola ti può disporre a veder Cristo”